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Scuola, cenone di Natale e spostamenti: tutti i nodi del nuovo Dpcm ancora da sciogliere

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Da qui al weekend il governo ultimerà lo schema per il nuovo Dpcm da mettere in campo il prossimo 4 dicembre. Una riunione tra il premier Giuseppe Conte e i capi delegazione potrebbe tenersi a riguardo gia' stasera anche se, a quanto si apprende, una convocazione non e' ancora arrivata.

Il premier e la delegazione dei 9 ministri italiani fara' rientro a Roma per le 18, dove Conte e la ministra per le Pari Opportunita' Elena Bonetti parteciperanno all'iniziativa, a Palazzo Chigi, in occasione della giornata contro la violenza delle donne. La riunione con i capidelegazione, quindi, si potrebbe tenere in tarda serata.

Sul tavolo di Palazzo Chigi, spiegano fonti di governo, ci sono alcuni nodi: dalle persone ammesse ai cenoni di Natale e Capodanno – non dovrebbero superare le dieci unita' e si va verso il massimo di sei, si spiega – allo spostamenti tra le Regioni nel periodo festivo. Il tema, spiega una fonte vicina al dossier, e' che se le Regioni in quei giorni saranno tutte gialle si rischia il "liberi tutti". Ed e' un'opzione che nessuno, al governo, vuole ammettere. Per questo l'orientamento e' mettere in campo delle misure ad hoc proprio per il periodo natalizio che limitino, magari con il sistema di autocertificazione, gli spostamenti tra le Regioni.

Da qui a domenica si dovra' trovare un a quadra, fermo restando le diverse sensibilita' nel governo, con il Pd a rappresentare l'ala piu' prudente. L'altro nodo sul tavolo e' quello della scuola. La linea piu' aperturista nel governo preme per il ritorno in classe il 14 dicembre o addirittura il 9. L'ala piu' prudente, spiegano nel governo, pone invece un dubbio: che senso ha aprire prima delle feste di Natale. Probabile, si spiega, che il compromesso si trovi nella data del 14 dicembre

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