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Piemonte/ Il Tar annulla il voto dopo quattro anni di battaglie legali

CotaRoberto
Scritto da vocealta

CotaRobertoLa decisione del Tar del Piemonte che oggi, accogliendo il ricorso di Mercedes Bresso, ha annullato le ultime elezioni regionali vinte da Roberto Cota, arriva dopo quasi 4 anni di battaglie legali. Tutto ruota intorno alle irregolarità nella raccolta delle firme della lista Pensionati per Cota di Michele Giovine e ai 9.372 voti di scarto con cui l’attuale governatore vinse la competizione elettorale del marzo 2010. Determinanti infatti furono quei 27.797 voti raccolti dalla lista Pensionati per Cota di Giovine.

Subito dopo le elezioni Bresso aveva presentato ricorso al Tar su tre liste, tra cui quella di Giovine. Il tribunale amministrativo non aveva accolto la richiesta di annullamento dei voti della lista Scanderebech e dei Verdi Verdi, aveva ordinato la cancellazione della lista Consumatori per Cota (decisione poi cancellata dal Consiglio di Stato che accoglie il ricorso del centrodestra), e rinviato alla giustizia ordinaria civile l’esame della validità della Lista Pensionati per Cota. I legali di Bresso avevano allora presentato una querela di falso al tribunale civile chiedendo la nullità della lista di Giovine. Intanto anche la procura di Torino aveva iniziato a indagare sulle presunte irregolarità e per Giovine si era poi aperto il processo penale. Il 30 giugno 2011 era arrivata la condanna in primo grado a 2 anni e 8 mesi di carcere. Sentenza confermata in appello il 22 maggio 2012 e poi dalla Cassazione il 14 novembre scorso.

Nel frattempo il Consiglio di Stato aveva stabilito l’equipollenza tra il giudizio penale e quello civile, decretando la possibilità per i giudici amministrativi di pronunciarsi nel merito della questione al termine del procedimento penale sulla lista Pensionati per Cota. Dopo la condanna in Cassazione la palla è quindi tornata in mano al Tar piemontese che, dopo la discussione di ieri, oggi ha deciso l’annullamento delle elezioni. Ora l’ultima parola tocca al Consiglio di Stato, organo al quale la Regione ha già annunciato si appellerà per chiedere di ribaltare la sentenza del Tar piemontese.

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