Da martedì 13 febbraio è possibile avviare la procedura per l’Ape volontaria, il prestito che consente a chi ha almeno 63 anni nel 2018, o ne avrà 63 e cinque mesi nel 2019, e 20 anni di contributi, di anticipare parte della pensione. Il sistema prevede poi che il prestito venga rimborsato con delle trattenute mensili sulla pensioni per i successivi vent'anni.
Il presidente dell'Inps, Tito Boeri, ha spiegato che la platea potenziale è di 300mila persone nel 2018, mentre ne saranno altre 155mila il prossimo anno. L'Ape volontaria è rivolta a tutti coloro che rispettino i requisiti, senza differenziazioni di categorie, e può essere ottenuto anche senza lasciare il lavoro.
Lo strumento, che è stato elogiato dal premier Paolo Gentiloni in quanto dà «più libertà di scelta», era stato istituito dalla legge di Bilancio 2017 in forma sperimentale, per poi essere prorogato dalla legge di Bilancio 2018 fino alla fine del 2019.
L'Inps ha messo a disposizione sul proprio sito un simulatore per valutarne i costi: inserendo l'importo presunto della pensione lorda, sarà calcolato l'indicazione del taglio netto dell'asegno in base all'importo dell'Ape richiesto e della durata.