Per raccontare quel che è successo ieri subito dopo l’arrivo del Papa, qualche giornale brasiliano ha voglia di scherzare. Ma la vicenda dell’auto con Jorge Bergoglio bloccato nel cuore di Rio ha fatto saltare non solo la sicurezza ma anche i nervi alle autorita’ brasiliane. Fin da ieri notte, quando le immagini dell’auto fermo paralizzato tra i fedeli e una fila di autobus hanno fatto il giro del mondo, è stato chiaro che il ‘mega-piano’ di sicurezza predisposto per la lunga visita del Papa si era dimostrato, almeno in questa prima prova, inutile.
L’argomento ‘engarrafamiento’ (imbottigliamento) è oggi al centro dei commenti dei cariocas, e delle analisi degli esperti, anche perché Rio – megalopoli con quasi 10 milioni di abitanti – è una delle città più ‘engarrafadas’ dell’America Latina anche quando non ci sono visite di capi di Stato. La scena di ieri ha messo in evidenza una vulnerabilita’ del Pontefice mai vista nelle precedenti visite papali.
Quanto successo è ancora più grave se si pensa che l’incidente è avvenuto subito, durante la prima mezz’ora della visita, visto che Bergoglio era appena sbarcato nell’aeroporto. Il ‘Papa-immobile’ ha d’altra parte scatenato una serie di rimpallo di responsabilità tra le diverse autorità di Rio. E’ in corso, in altre parole, uno scaricabarile. Le autorità ammettono che si è trattato di ”un errore”: il corteo con le auto proveniente dall’aeroporto ha sbagliato corsia nella avenida Vargas, tra le principali arterie della città.
A riconoscere ”l’errore” c’è per esempio l’influente capo gabinetto della presidenza, Gilberto Carvalho, il quale ha inoltre ammesso esplicitamente quanto pensano con preoccupazione in tanti, a Rio e non solo: il fatto che non sia successo niente è «un sollievo», ha precisato Carvalho. I media hanno d’altra parte messo in evidenza che sulla Vargas l’auto di Bergoglio ha impiegato 12 minuti per percorrere appena 500 metri. Secondo alcune fonti, l’errore sarebbe da imputare alla scorta della polizia locale. Questa a sua volta, aggiungono i media, sottolinea che gli uomini della scorta hanno seguito le indicazioni date «dall’organizzazione generale» responsabile della visita del Papa a Rio. L’incubo sicurezza tornerà a galla domani, quando il Papa si recherà ad Aparecida – vicino a San Paolo, secondo santuario mariano più importante dell’America Latina – una delle tappe più importanti del viaggio e più delicate proprio sul fronte ‘seguranca’.
