Politica

Panna montata sull’accappatoio di Scajola

scajola
Scritto da vocealta

scajolaE quindi? Accappatoi per Scajola e signora, un libro a Minzolini, un’icona sacra a De Gennaro, un altro accappatoio all’arcivescovo di Napoli. E quindi? Le ultime notizie che filtrano sui giornali a proposito dell’apparentemente sconvolgente lista Anemone sono omaggi di poche decine di euro. “Pensierini” che il giovane e intraprendente imprenditore distribuiva probabilmente per manifestare attenzione e cortesia nei confronti di figure importanti della politica, dell’informazione e persino alti prelati. E quindi? Lo ripetiamo: e quindi? Si può comprare il capo della polizia con una icona sacra? Si può comprare un cardinale con un accappatoio? Suvvia, non scherziamo. Non scherziamo davvero! Sembra proprio che la macchina del fango che filtra da certa grande stampa non accenni a fermarsi. Fa colore scrivere che il presidente di Enac, Vito Riggio, ha ricevuto da questo benedetto Diego Anemone in regalo un libro, oppure che il prefetto della congregazione per le chiese orientali, il cardinal Leonardo Sandri, ha ricevuto l’ennesimo accappatoio oltre ad una mantellina per la sorella. E il colore, si sa, incuriosisce. Ma dopo? Non è giornalismo d’accatto? Non è informazione scadente? Non è meglio scrivere del dibattito giapponese sul nucleare, ovvero del fatto che anche dopo il disastro che ha choccato il mondo e piegato un intero Paese, i nipponici continuano a considerare l’atomo l’unica via ad una energia pulita, praticabile, sicura e a basso costo? Non è più interessante approfondire cosa accade realmente in Egitto, dove dopo la caduta di Mubarak le cose vanno peggio, oppure ancora badare ai problemi veri che attanagliano gli italiani approfondendo un po’ più le questioni? Sono tutti interrogativi che si scontrano contro un muro di faziosità e perbenismo di facciata che non fa affatto bene al nostro Paese. Non esiste capo d’azienda, un imprenditore, una persona che non dispensi regali sia alle persone che conosce bene sia addirittura a chi non conosce. Accade in Italia e accade all’estero. A Natale tutti lo fanno a tutti, commisurando il valore del regalo alla propria capacità di spesa e alla persona a cui si offre il dono. Il resto è solo panna montata. Ad arte.

Riguardo l'autore

vocealta