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Omicron, Speranza: «La situazione preoccupa, giovedì valuteremo»

Scritto da vocealta

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, è intervenuto a “Che tempo che fa” su Rai Tre facendo il punto sulla situazione pandemica in Italia. A livello nazionale ed europeo la situazione non è semplice, «i numeri sono in crescita e tale crescita rischia di mettere in crisi le strutture sanitarie», ha spiegato il ministro.

«Oggi l’Italia è il paese in Ue che ha l’obbligo vaccinale più esteso per varie categorie – ha precisato Speranza – Dopo di che verificheremo i dati epidemiologici e anche la portata della variante Omicron. Le misure che sceglieremo saranno sempre ponderate rispetto alla situazione». Il ministro ha poi confermato l’importanza della giornata di giovedì in cui il governo «valuterà il da farsi, – per il momento – nessuna decisione è stata assunta».

Intanto, il ministro Speranza raccomanda «Massima precauzione e prudenza è importante evitare il più possibile assembramenti e luoghi dove si può essere contagiati durante le vacanze di Natale. Bisogna insistere su due leve: dosi di richiamo e utilizzo delle mascherine».

L’Italia registra dati di gran lunga migliori rispetto ad altri Paesi europei. Ad oggi «La nostra è una situazione di poco migliore, ma è del tutto evidente che c’è una crescita significativa piuttosto costante nelle ultime settimane e che se continua così può rischiare di mettere in difficoltà le strutture sanitarie».

«Fare la terza dose e usare la mascherina, queste sono le armi che abbiamo, uno scudo significativo alla variante omicron». La terza dose, infatti, consente di avere un livello di protezione significativo ed è necessaria per prepararsi «A quanto tra qualche settimana la variante Omicron sarà molto più presente nel nostro Paese».

Per quanto riguarda le vaccinazioni dei bambini in fascia d’età tra i 5 e gli 11 anni «Nelle prime due giornate abbiamo raggiunto la quota di oltre 52 mila bambini. Dentro questa cifra ci sono anche i miei due figli, Michele ed Emma», ha aggiunto Speranza. «Fidiamoci dei nostri scienziati, fidiamoci dei nostri medici, fidiamoci dei nostri pediatri».

Altro tema di cui ha parlato il ministro Speranza riguarda l’obbligo vaccinale per gli studenti. «Il governo ha assunto una posizione prudente perchè c’è un diritto essenziale che è quello alla salute, ma anche un diritto all’istruzione. Ho letto la richiesta dei sindaci che merita di essere approfondita, ma lo sforzo del governo è quello di trovare condizioni per tutelare la scuola il più possibile».

Il governo resta in attesa di indicazioni da parte dell’Ema, che per il momento «ha autorizzato la terza dose solo dai 18 anni in su. – ha aggiunto Speranza – Io favorirò un confronto con Aifa e Ema rispetto alla terza dose per gli under-18».

La preoccupazione da parte del governo rimane alta, per questo si valuta una possibile stretta sulle misure anti-Covid, «Ci stiamo confrontando e valuteremo le soluzioni possibili. Alcune scelte – ha concluso il ministro della Salute – le abbiamo fatte, è stato prorogato lo stato di emergenza, alzato il livello di attenzione rispetto agli arrivi dall’estero e da altri paesi europei».

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