“Tutti siamo chiamati in causa, ciascuno nel proprio ruolo, per contrastare la violenza di genere. Tale fenomeno è complesso e richiede un intervento a più livelli.” Questo il messaggio inviato del ministro della Giustizia Carlo Nordio lo scorso 25 novembre agli organizzatori del convegno “Violenza: prevenzione, protezione, rispetto, educazione e politiche integrate“.
Tale evento si è tenuto all’Università di Pavia per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Una giornata che quest’anno è stata segnata dal femminicidio di Giulia Cecchettin. Il ministro Nordio è intervenuto anche sulla questione, sottolineando come non si debba sprecare l’impulso che tale tragico evento ha innescato nella società. “Il solo atto riparativo che come collettività possiamo tentare per lei“, queste le parole del Guardiasigilli citando lo scrittore Paolo Giordano.
Nordio inoltre ha commentato anche il DDL del Governo, che ha l’obiettivo di contrastare la violenza agendo sulla valutazione del tempo e del rischio per fare presto a valutare al meglio il pericolo. In ogni caso essenziale rimane rafforzare la prevenzione che rappresenta insieme alla protezione e alla punizione i pilastri della Convezione di Istanbul.
Proprio la prevenzione guiderà successivamente il Ministero della Giustizia con lo scopo di riconoscere i segnali di spia e chiedere aiuto, inoltre, fondamentale una conoscenza del diritto per contribuire alla diffusione di un’educazione costituzionale al rispetto. Infine Nordio ha ricordato che è attivo un Osservatorio permanente sull’efficacia delle norme sulla violenza di genere composto da magistrati, avvocati ed esperti di comunicazione.
