Dopo lo scandalo provocato dalle accuse di molestie che nel 2018 aveva colpito il marito di una giurata, il fotografo e regista Jean Claude Arnault e travolto l'Accademia di Svezia portando a una serie di dimissioni, è stato annunciato oggi alle 13:00 il Nobel per la Letteratura che, in via eccezionale, si sdoppia, portando all’assegnazione di due premi, uno per il 2018 e uno per il 2019.
Dopo Kazuo Ishiguro, l’ultimo vincitore del premio Nobel per la Letteratura nel 2017, è la volta di Olga Tokarczuk e Peter Handke, rispettivamente per il 2018 e il 2019. L’autrice polacca Tokarczuk, 59 anni e autrice de “I vagabondi”, è stata premiata «per la sua immaginazione narrativa che con passione enciclopedica rappresenta l'andare al di là dei confini come forma di vita». Per quanto riguarda invece Handke, austriaco settantaseienne, il premio è stato assegnato «per un lavoro influente che con ingegnosità linguistica ha esplorato la periferia e la specificità dell'esperienza umana».
Escono “sconfitte” le superfavorite, la canadese Anne Carson (della quale in Italia è uscito per Donzelli “Antropologia dell'acqua” e per Bompiani “Autobiografia del rosso” e la caraibica (ma francese, in quanto proveniente Guadaloupe, territorio d’oltremare della Francia in America) Maryse Condé, autrice de “La vita perfida”. Le due donne erano fortemente sostenute nella loro candidatura dalla loro provenienza non europea, dal momento stesso in cui il presidente del comitato del Nobel per la letteratura Anders Olsson aveva evidenziato un indirizzo “meno eurocentrico” e “meno maschile”.