Nel mondo più di tre miliardi di persone soffrono di obesità. L’analisi è stata pubblicata sulla rivista The Lancet in occasione della Giornata mondiale dell’obesità.
I dati si riferiscono al 2022 e si riferiscono sia ai bambini e adolescenti (159 milioni), sia agli adulti (879 milioni). “É importante prevenire e gestire l’obesità dalla prima infanzia all’età adulta, attraverso dieta, attività fisica e cure adeguate, se necessario”, ha commentato Tedros Adhanom Ghebreyesus, il direttore dell’OMS. “Per fronteggiare il problema è necessario il lavoro di governi e comunità, supportati dall’Oms e delle agenzie nazionali di sanità pubblica. Serve la collaborazione del settore privato, che deve essere responsabile degli impatti sulla salute dei loro prodotti”.
In Italia le diffusione dell’obesità nei bambini è un problema emergente, inoltre all’obesità si somma il rischio di diabete. “Un bambino obeso ha il 75%-80%di probabilità di diventare un adulto obeso ad alto rischio di diabete”, ha evidenziato Angelo Avogaro, presidente della Società Italiana di Diabetologia.
“É molto preoccupante che l’epidemia di obesità abbia colpito anche i bambini in età scolare e gli adolescenti, mentre centinaia di milioni soffrono ancora di sottonutrizione. É vitale migliorare significativamente la disponibilità di cibi sani e nutrienti e renderli accessibili“, ha rivelato Majid Ezzati, primo autore della ricerca.
Dal 1990 al 2022 i bambini e adolescenti obesi nel mondo sono quadruplicati e tale aumento si riscontra in tutti i paesi. Inoltre nello stesso arco temporale l’obesità è aumentata anche negli adulti che sono passati da 195 milioni a quasi 880 milioni.
