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Milan, una crisi nei numeri

Braccato, stanco, in crisi d’identità. Il Milan 2011 è una macchina da revisionare che perde pezzi per strada e ha smesso di macinare chilometri. Successo di Cagliari a parte – arrivato, tra l’altro, un po’ casualmente grazie al blitz di Strasser nel finale -, i rossoneri hanno ottenuto soltanto due pareggi e una sconfitta nelle ultime quattro gare e hanno perso punti nei confronti di quasi tutte le inseguitrici: solo la Juve ha fatto peggio.I numeri, in questo senso, sono impietosi: quattro punti persi nei confronti dell’Inter (nove punti in tre gare, tra l’altro, una in meno del Milan), quattro nei confronti della Roma, due da Napoli e Lazio. Non ci fossero i bianconeri (-1) a tirare su il morale, la situazione sarebbe da mani nei capelli. I rossoneri, insomma, saranno anche primi come sottolinea giustamente Allegri, ma la concorrenza, agguerritissima, incalza. Tocca, in altre parole, provare a rialzare la testa per evitare di ritrovarsi l’Inter a due passi (vincendo i due recuperi i nerazzurri volerebbero a -3 dalla vetta) e riallungare magari l’elastico della classifica per arrivare con un buon margine di vantaggio al terribile marzo che aspetta Ibra e compagni. E questo è un altro punto da non sottovalutare perché, con la Champions tra i “piedi”, il Milan se la dovrà vedere, tra la 27.ima giornata (28 febbraio) e la 31.ima (4 aprile) con, nell’ordine, Napoli (in casa), Juve (fuori), Bari (in casa), Palermo (fuori) e Inter. Niente male come mesetto.Prima, vale a dire nelle prossime settimane, arriverà a San Siro la Lazio e ci saranno tre trasferte ad alto coefficiente di difficoltà a Catania, Genova (contro i rossoblu) e Verona. Il momento per salutare le inseguitrici e scappare via era insomma questo e andava sfruttato diversamente. La strada, ora, anche guardando gli altri dall’alto, è infatti decisamente in salita…

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