Dopo i terribili attentati di Parigi, Magistratura Indipendente esprime tutta la propria solidarietà al popolo francese. “Di fronte ad eventi tragici come quelli di Parigi il pericolo di cadere nella retorica è sempre molto alto. Dopo l’11 settembre 2001, da quando il terrorismo di matrice islamica ha fatto il suo sanguinoso ingresso sulla scena internazionale, colpendo ripetutamente le società occidentali, siamo stati – a seconda del luogo ove esso ha seminato la sua terribile scia di distruzione, morte e dolore – di volta in volta, americani, spagnoli o inglesi. Dirci oggi francesi rischia, quindi, di apparire null’altro che la ripetizione di un facile (e stanco) rituale”. E’ quanto si legge in una nota del gruppo guidato da Giovanna Napoletano e Antonello Racanelli.
Eppure, per chi si riconosce figlio di quella ‘modernità’ che nasce con la Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino del 1789, e con l’idea di Nazione da essa forgiata – una comunità non più basata (solo) su vincoli di sangue o sul valore dell’appartenenza ad una tradizione, ma su un ‘Patto’ stipulato da uomini che, eguali e liberi per nascita, decidono di unirsi in una fraterna convivenza, riconoscendosi titolari degli stessi diritti (e portatori dei medesimi doveri) – davvero la Francia, come ogni altra terra in cui si è poi affermato questo ideale “inclusivo” di cittadinanza, può essere considerata, legittimante, ‘Patria’. E allora, in questo senso, con orgoglio, possiamo dire: “nous sommes tous français”!