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«Itinerari dello smarrimento» di Olivier Rey

Itinerari dello smarrimento- olivier rey
Scritto da vocealta

Itinerari dello smarrimento- olivier reyRipercorrendo la storia della scienza e della filosofia Olivier Rey (1964), brillante matematico e attualmente docente di Filosofia all’Università Panthéon-Sorbonne, denuncia la sostituzione dell’uomo (o divino) soggetto, che vive e che è mosso da domande sull’esistenza, in un oggetto da analizzare, sostanzialmente privato della sua natura sostanziale. Oggetto che poi è stato risolto negli schemi e nei parametri in funzione dei quali viene spiegato il suo comportamento nelle diverse circostanze.

«All’interno dell’utopia tecno-scientifica» scrive Rey «gli uomini sono assimilati a semplici processi oggettivi. […] Scienza e tecnica promettono all’uomo un regno. Ma è un regno senza re, perché nel corso della sua edificazione chi avrebbe dovuto essere re si confonde con le cose sulle quali avrebbe dovuto regnare». L’uomo, quindi, si è perso. E nella ricerca di una guida, una norma da seguire, si sforza di «naturalizzare l’etica, di fondare scientificamente una morale. Non senza incoerenza: è assurdo giustificare i diritti dell’uomo in un contesto in cui l’uomo è una cosa»

Bisognerebbe compiere, conclude l’autore, un «passo di lato», tornando così alla cultura che è riscoperta dell’uomo e della sua storia, per ritrovare la dimensione dell’uomo soggetto e oggetto. La scienza contemporanea si oppone alla riscoperta della cultura e del passato, mentre è proprio nell’oblio del suo passato che la scienza progredisce più in fretta.

«Itinerari dello smarrimento» di Olivier Rey – Edizioni Ares

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