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L’Italia in fondo alla classifica per posti nelle Rsa

Scritto da vocealta

In un paese sempre più anziano, la capacità di offrire agli anziani assistenza a lungo termine è molto limitata. L’Italia infatti è ultima per posti nelle Rsa, con appena 19 posti per 1000 abitanti di età pari o superiore a 65 anni. A indicarlo sono i dati del documento Il Servizio sanitario nazionale realizzato dall’Ufficio valutazione e impatto del Senato che confronta i nostri numeri con quelli di 7 Paesi: al penultimo posto ci sono gli Stati Uniti, con 30 posti, mentre in cima alla classifica ci sono la Svezia, con 68 posti letto per 1000 abitanti over 65, seguita dalla Germania che conta 54 posti e dal Canada con 51.

Nate in Italia a partire dalla metà degli anni Novanta, le Rsa sono strutture non ospedaliere ma in grado di assicurare assistenza sanitaria alle persone non autosufficienti. Nel nostro paese le residenze sanitarie assistenziali possono essere pubbliche o anche convenzionate, e in questo caso le spese sono in parte a carico del Servizio sanitario nazionale e in parte a carico dell’utente o del Comune. Invece, le case di riposo private, che non offrono cure sanitarie ma solo servizi di accompagno e assistenza, il costo è completamente a carico dell’ospite.

Secondo il Gnpl National Register, la banca dati realizzata dal Garante nazionale per la geolocalizzazione delle strutture sociosanitarie assistenziali sul territorio italiano, nel 2020 l’Italia contava 4.629 Rsa, includendo sia quelle pubbliche che quelle convenzionate con il pubblico e le private, di cui 2.651 al Nord, 668 al Centro e 493 al Sud, 817 nelle Isole.

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