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Lingua italiana: “antibufale” e “buare”, l’Italia dell’”antitutto” nello Zingarelli 2019

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"Antivaccinista", "no vax", "buare" e "antibufale", "fake news": l'Italia del'"antitutto" entra nello Zingarelli 2019. Le nuove voci con cui il più diffuso vocabolario della lingua italiana si aggiorna annualmente non sono solo forme di espressione, modi di dire e sinonimi che arricchiscono il nostro lessico ma raccontano anche il contesto sociale e culturale da cui provengono. Così i neologismi inclusi nell'edizione 2019 tratteggiano un Paese scettico, affetto da "malpancismo", incline alla polemica, spesso "contro" e "antagonista a prescindere". Sintesi di questo stato è "antitutto" che lo Zingarelli riporta come "chi si oppone sistematicamente a ogni iniziativa o proposta". Ed è una delle 1.000 nuove voci e significati entrati nella nuova edizione del celebre vocabolario edito da Zanichelli (in totale oltre 145mila voci, 380mila significati). Specchio dei tempi pieni di "anti" come "antivaccinista" o "no vax" ("che (o chi) è contrario alla vaccinazione obbligatoria"), passato dal dibattito politica e sociale alle pagine del vocabolario che parla di un Paese in cui si è sempre pronti a "buare" ("disapprovare un artista, uno spettacolo, ecc. mediante ripetuti 'buu'"). Dove per contrastare la diffusione delle "fake news", bisogna mettere in atto misure "antibufale". E così l'"allertatore" sempre è attivo ("chi segnala qualcosa di anomalo o di preoccupante").

Il dizionario Zingarelli 2019 racconta attraverso le sue nuove voci l'Italia dell'"analfabetismo funzionale" ("condizione di chi, pur non essendo analfabeta, non è in grado di comprendere o redigere un testo minimamente complesso"); del "credito deteriorato" ("quando il debitore è in una situazione di permanente difficoltà nell'onorare il debito"); della paura dei "radicalizzati" ("che (o chi) ha assunto posizioni più radicali e in particolare si è avvicinato a quelle dell'estremismo islamico"). Nello stesso tempo l'Italia è il Paese dove aumentano gli "elusori" ("chi riduce o elimina il carico tributario mediante comportamento giuridicamente lecito"), il "badantato" ("servizio di assistenza svolto da badanti"); dove si discute della "flat tax" e si ostenta il "muscolarismo" ("esibizione di forza muscolare (figurato), ostentazione di energia o, talora, di aggressività"). Nello Zingarelli 2019 entrano voci che descrivono, anche con sarcasmo acuto, l’Italia che le ha generate: quella del "salottismo" ("il fenomeno delle riunioni nei salotti mondani, la frequentazione di tali salotti") e dei "vipparoli" ("frequentatore o esponente del mondo, dell'ambiente dei vip") pieni di "figaggine" ("nel gergo giovanile, caratteristica di chi (o di ciò che) piace, si fa ammirare, è alla moda"). In cui si punta a modelli "aspirazionali" ("detto di chi aspira a livelli di vita e di consumo più elevati") e dove si è "iperconnessi" ("di persona che fa ampio o eccessivo uso di dispositivi digitali connessi alle reti telematiche").

Nei contesti sociali in forte movimento si diffonde l'abitudine a "spoilerare" ("anticipare alcuni particolari della trama di un film, di un romanzo, ecc. rovinando l'effetto sorpresa") e quella peggiore di "stalkerare" ("molestare insistentemente qualcuno sottoponendolo a stalking"). E' la società in cui convivono fianco a fianco "tecnoscettici" e "tecnoentusiasti". Tra i neologismi registrati dallo Zingarelli 2019, numerose le parole dello sport, tra cui spiccano "var", "triplete" e "tuttocampista". Molte le voci prese dal basket: "lay up", "imbucata", "pick and roll" e "pitturato". 

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