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Legnini: “Mai ingerenze su scelte del Csm”

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Scritto da Super User

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Stop agli attacchi che, negli ultimi giorni, sono venuti da articoli di stampa e servizi televisivi. Il Csm respinge quelli che definisce “attacchi delegittimanti e concentrici”: a sottoporre per primo in plenum il tema della “credibilita’ del Csm” e’ stato il consigliere togato Luca Palamara, sottolineando che “il Consiglio e’ stato oggetto in alcuni casi di disprezzo e di dileggio. Questo e’ inaccettabile – ha detto il togato di Unicost – non prendo e non prendero’ input esterni, prendere scelte in autonomia e’ un mio diritto-dovere”. Di “concentrazione di attacchi” parla anche il vicepresidente del Csm Giovanni Legnini: “da parte mia non c’e’ mai stata alcuna indicazione, pressione o ingerenza, la mia volonta’ e’ stata quella di arginare tentativi di indicazioni esterne”, ha sottolineato, richiamando il tema delle nomine, tra cui quella del nuovo primo presidente della Cassazione.

“Abbiamo di fronte uno sforzo straordinario – ha aggiunto ancora il numero due di Palazzo dei Marescialli, che riferira’ di questo dibattito al Capo dello Stato Sergio Mattarella – possiamo affrontare le sfide che ci siamo posti se lo spirito di unita’ e di difesa del prestigio dell’autogoverno si manifestera’ in tutto il percorso che abbiamo davanti”. Anche il consigliere laico Paola Balducci ha parlato di un “attacco sempre piu’ concentrico”, mentre il togato di MI Claudio Galoppi ha chiesto che il plenum apra un “dibattito ampio sulle modalita’ concrete per difendere le prerogative dell’autonomia e dell’indipendenza” del Consiglio. Il togato di Area Piergiorgio Morosini, ricordando che “ci sono progetti di ridimensionamento” del Csm, ha auspicato la difesa dell’istituzione “dimostrando piena autonomia da pressioni e interessi esterni”.

Una “piena autonomia” richiamata anche dal consigliere Valerio Fracassi (Area), mentre il laico di centrosinistra Giuseppe Fanfani ha sottolineato con forza il “dovere assoluto” di tutelare il “prestigio di questo consesso” con “decisioni rese con sempre piu’ trasparenza”, un “dovere a cui nessuno di noi – ha detto – e’ intenzionato a venire meno”. Il togato di Area Lucio Aschettino, presidente della Commissione competente sulle nomine di direttivi e semidirettivi, ha evidenziato che “ai tentativi di incursione si deve rispondere con i fatti: il Testo unico sulla dirigenza rappresenta un momento importante perche’ fissa una serie di regole che impone una valutazione piu’ attenta. E’ stata la nostra risposta alla scelta politica di mettere il Csm con le spalle al muro quando ha previsto il pensionamento di moltissimi magistrati”.

 

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