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Le primarie del Pd e il caso delle tessere fantasma

Scritto da vocealta

Nei circoli sparsi sul territorio nazionale sono in corso le votazioni sui quattro candidati segretario degli iscritti del Pd: Stefano Bonaccini, Elly Schlein, Paola De Micheli e Gianni Cuperlo. Sono gli iscritti al partito, su tutto il territorio nazionale, che stanno votando il loro favorito tra i candidati. Il voto proseguirà fino a domenica 12, invece, per Lazio e Lombardia, concentrate sulle elezioni regionali di domenica e lunedì, la possibilità di votare è estesa fino al 19. Poi il 26 febbraio le primarie con la sfida a due.

Nelle prossime ore sarà la commissione per il congresso a fornire, a fine giornata, il report di quanti iscritti hanno votato nei circoli e come.

Tuttavia, a creare tensione nella sede del Pd c’è la questione delle “tessere fantasma”, con il caso più clamoroso registrato in Campania: la commissione provinciale di Caserta del Pd non ha certificato la platea del tesseramento locale a causa di iscrizioni sospette. Dai dem locali arriva la denuncia su iscrizioni di veri e propri estranei alla cultura e alla militanza democratica, spesso avversari dichiarati del Pd. Inoltre, si segnalano anche casi diversi di iscrizione contemporanea al Pd e ad altri partiti di centrodestra. Tale situazione ha portato Francesco Boccia a dimettersi da commissario regionale, in quanto supporter di Schlein, è stato accusato di conflitto di interesse dai sostenitori di Bonaccini.

Anche in Sardegna si riscontrano irregolarità: sulle 150 adesioni risultate fasulle, Piero Comandini, consigliere regionale e candidato alle primarie dem nell’isola, non ha dubbi: «Se ci sono anomalie dovranno venire cancellate senza tentennamenti». Altre anomalie si registrano anche in Calabria e in Basilicata.

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