La coppia dei mitici immortali comici americani degli anni Trenta, John C. Reilly è Oliver Hardy e Steve Coogan è Stan Laurel torna in vita in “Stanlio e Ollio” di Jon S.Baird che dopo l'anteprima alla Festa di Roma esce in sala da Lucky Red il 1 maggio.
Un film crepuscolare e pieno di malinconia che riguarda l'ultima parte della loro vita, quando la luce dei riflettori su di loro era ormai fioca, ma con tanta amicizia, perché in questo loro tramonto, anche fisico, i due scoprono davvero di volersi molto bene.
Il film scritto da Jeff Pope, sceneggiatore di Philomena, ci porta nel 1953 quando i due comici più amati del mondo ma ormai in declino e con la salute traballante partono per una tournée teatrale in Inghilterra.
Finita per loro l'età dell'oro, Stanlio e Ollio si mettono in mano a un impresario inglese che li porta nella provincia inglese dove trovano teatri semivuoti e pubblico distratto. Ma i due non si danno per vinti, ognuno a modo suo: Stan continua a scrivere battute e sketch, è lui l'anima creativa della coppia, per un film che Hollywood ha loro promesso e che non faranno mai, mentre l'epicureo Ollio si da fare con cibo e donne.
L'incanto della loro arte continua a risplendere ancora un po' nelle risate degli spettatori quando a Londra riescono a riempire un teatro, ma è solo il loro canto del cigno. Nelle difficoltà troveranno però quel senso di amicizia che forse prima, abbagliati dal successo, non avevano avuto la capacità o il coraggio di esprimere.
Jeff Pope ha detto «A otto anni mi vestivo da Stanlio, la mia è una passione antica. Mi incuriosiva il fatto che nessuno fosse andato ad indagare questi due straordinari personaggi quando si sono ritrovati con pochi soldi e problemi di salute» , il regista Jon S. Baird ha continuato « Per ricostruire quello che allora è accaduto abbiamo parlato con le nipoti di Stanlio, letto dei libri e contattato persone che li avevano conosciuti. Ne è uscito fuori un puzzle a cui ho aggiunto solo qualche piccola licenza artistica».
Per Steve Coogan, attore e comico britannico «è stata una grossa sfida fare Stanlio. Da piccolo facevo la sua imitazione e così sono partito proprio da lì». John C. Reilly, attore premio Oscar americano, che si è dovuto sottoporre a molte protesi e a un lungo trucco per recitare nei panni del sovrappeso Ollio ha detto:« Ollio era un romantico nel profondo del suo cuore, amava le poesie, le donne, la bellezza e il cibo. Ma i due non erano solo attori di talento, grandi comici, erano due persone piene di umanità e questo spiega la loro lunga sopravvivenza nel mondo dello spettacolo».