Salute

La sindrome di Hikikomori: una realtà, purtroppo, anche italiana

Scritto da vocealta

Lo studio “Dipendenze comportamentali nella generazione Z”, completato grazie a un accordo tra il Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del consiglio dei ministri e il Centro nazionale dipendenze e doping dell’Istituto Superiore di Sanità, ha fatto trapelare risultati sconcertanti riguardo la salute mentale dei giovani.

Secondo il survey, infatti, un teenager su due è ad alto rischio di cadere in varie dipendenze, con conseguente depressione ed isolamento sociale. Lo studio ha riportato che in Italia oltre un milione e 150mila adolescenti sono a rischio di dipendenza da cibo, quasi 500mila dai videogiochi mentre quasi 100mila presentano caratteristiche compatibili con la presenza di una dipendenza da Social Media.

Ancora più impressionante è, tuttavia, la diffusione e l’incremento della sindrome di Hikikomori, un fenomeno nuovo che molti ancora non conoscono e che ha afflitto 65mila ragazzi. Ma in cosa consiste questa sindrome, che ha inizialmente colpito principalmente il Giappone e si è rapidamente estesa a tutti gli altri paesi

La sindrome di hikikomori si manifesta soprattutto tra i giovani, che si isolano dalla società e si ritirano a vita eremitica nelle loro stanze per lunghi periodi di tempo, spesso anni. I giovani che soffrono di hikikomori spesso hanno difficoltà a interagire con gli altri e a svolgere le normali attività quotidiane, essendo vittime di ansia, depressione e altri problemi psicologici.

Le cause dipendono da una serie di fattori, tra cui problemi familiari, pressioni sociali, difficoltà scolastiche o lavorative, problemi di salute mentale e altri fattori di stress. Spesso, i giovani che soffrono di hikikomori si sentono isolati e senza supporto, il che può aggravare il loro stato mentale.

Come evidenziato dallo studio dell’Iss, il fenomeno della sindrome di hikikomori rappresenta una sfida per la società e per la comunità medica. È importante che venga prestata attenzione a questo problema, e che vengano messe in atto strategie efficaci per aiutare i giovani che soffrono di hikikomori.

Ci sono diversi metodi che le famiglie, le scuole e la comunità possono attuare per aiutare i giovani che soffrono di hikikomori. Ad esempio, le scuole possono fornire supporto psicologico ai loro studenti, mentre le famiglie possono cercare l’aiuto di professionisti della salute mentale. Inoltre, ci sono molte organizzazioni che si occupano di questa sindrome e che possono fornire supporto e risorse per le famiglie e i giovani che ne soffrono. Ad esempio, l’organizzazione giapponese Hikikomori Support Center offre servizi di consulenza e supporto psicologico sia ai giovani che alle loro famiglie.

La sindrome di hikikomori rappresenta, dunque, un’importante sfida per la società e per la comunità medica, soprattutto dopo il suo grande aumento dovuto alla pandemia del Covid. È, infatti, importante che venga prestata attenzione a questo problema e che vengano messe in atto strategie efficaci per aiutare i giovani che ne soffrono. Con l’aiuto delle famiglie, delle scuole e delle organizzazioni che si occupano della sindrome di hikikomori, è possibile aiutare i giovani a superare questo difficile periodo della loro vita e a reintegrarsi nella società.

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