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La rassegna di SPIN (28-03-2015)

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Scritto da vocealta

logo spinAmpio spazio alla cronaca sui giornali. Con l’assoluzione di Amanda Knox e Raffaele Sollecito nel processo Meredith. Con le notizie sul pilota della Lufthansa che ha nascosto i suoi problemi psichici. In politica attenzione su due riforme: la Rai e le intercettazioni.

Riforme. Giovanni Bianconi sul Corriere si dedica al piano Gratteri per le intercettazioni e scrive che è previsto il carcere per chi pubblica quelle irrilevanti. I pm non potranno inserire parti non direttamente collegate al capo d’imputazione. Cantone è intervistato su Repubblica da Liana Milella: «Le intercettazioni sono indispensabili per contrastare la corruzione. È importante limitare la pubblicità ai colloqui irrilevanti: serve equilibrio ma servono anche le multe».

Rai. Repubblica scrive della riforma Renzi: previsto un supermanager e un mini-taglio al cda.

Sempre su Repubblica intervista a Benedetta Tobagi: «Non è una riforma, è un ritocco. Governance efficiente non vuol dire controllo più forte del governo». Il Corriere si occupa del totonomi per l’amministratore delegato: in pole position Guerra e Campo Dall’Orto. Sempre sul Corriere Roberto Fico, dei 5 stelle, definisce la riforma una Gasparri 2.0. “Che farà questa Rai?” si chiede Marco Mele sul Sole 24 Ore: “Restano dubbi sul fatto che tale riforma “liberi la Rai dai partiti”. Italia Oggi intervista lo scrittore Walter Siti: «La tv è per vecchi e casalinghe».

Il Fatto, invece, apre così: “Rai, scandalo a Panama con gita a Las Vegas”: tre giornalisti Rai più vari inviati di quotidiani in “viaggio di lavoro” a spese della Salini-Impregilo.

Repubblica intervista Yoram Gutgeld, successore di Cottarelli alla spending review. «Sono troppi cinque corpi di polizia. Il primo obiettivo sarà quello di evitare i rincari dell’Iva. La povertà è un tema prioritario. Risanerò sanità e trasporti con i costi standard». Il Sole 24-Ore intervista il ministro della Salute Beatrice Lorenzin sui tagli alla sanità.

Politica. Ancora polemiche per i candidati del Pd: dal caos De Luca a quello di Agrigento. E’ duro Francesco Merlo su Repubblica: “C’è invece nel Pd una combriccola di indagati e condannati che resiste. E c’è una tribù di mascalzoni politici che Renzi finge di subire ma che in realtà premia con la strategia gommosa della dissimulazione onesta”. Delle vicende si occupa anche Marco Travaglio nell’editoriale “Smacchiare il Gattopardo”:

A proposito della legge Severino, il Foglio pubblica un’indiscrezione proveniente da Strasburgo: i giudici europei hanno informato alcuni colleghi della Corte Costituzionale che il ricorso di Berlusconi sarebbe fondato, anche se la sentenza di Strasburgo sarebbe solo simbolica.

Il Corriere intervista Corrado Passera che attacca l’Italicum e non si sbilancia su una sua candidatura a Milano. Ancora legge elettorale: sui giornali la proposta di Renzi alla minoranza di trovare un accordo. Il Fatto in prima pagina: “Renzi a Bersani: il 30% dei posti se voti l’Italicum”.

Lina Palmarini sul Sole si sofferma invece sulla scarsa attenzione del Pd all’economia, al lavoro e all’Europa.

Oggi a Roma la manifestazione di Coalizione sociale, il movimento di Landini. La minoranza del Pd in ordina sparso: Fassina e Rosi Bindi ci saranno, i bersaniani, scrive Repubblica, si defilano. Sul Fatto Salvatore Cannavò scrive che il Landini “politico” piace: il 27% degli italiani gradirebbe il suo impegno diretto. Il punto di Stefano Folli: “I limiti della Fiom e della sinistra dem nella battaglia con il premier. Renzi non si preoccupa di queste due sinistre incapaci di impensierire avversari e nemici”.

Centrodestra. Francesco Verderami sul Corriere torna sull’alleanza Berlusconi-Salvini in vista delle Regionali e e scrive dell’idea dell’ex presidente del Consiglio di mettere Mara Carfagna al vertice del partito. Intervista a Giovanni Toti sul Giornale: «Nessuna scissione, Forza Italia resterà unita. Alle Regionali è vicino l’accordo con la Lega.

Sondaggio su Repubblica con Ilvo Diamanti che spiega come gli scandali spostino poco: il Pd è al 36,3, l’M5S al 20, Forza Italia al 13,5, la Lega all’11.5.

Su Avvenire la notizia che il 18 aprile il presidente della Repubblica Sergio Mattarella sarà in Vaticano per il primo incontro con Papa Francesco. Il primo maggio, invece, il presidente non sarà all’inaugurazione dell’Expo.

Sulle unioni civili, i vescovi contro il testo Cirinnà: «è una forzatura ideologica, vuole ridurre realtà oggettivamente diversamente ad una». La relatrice, senatrice del Pd: «Il Pd va avanti, la legge sulle unioni civili è un impegno preso con i nostri elettori. Io mi occupo di leggi, di diritti, non di peccati». Su Avvenire monsignor Galantino, segretario generale della Cei dice: «Con la famiglia, non con le lobby».

Assoluzione Amanda Knox e Raffaele Sollecito. Il Messaggero intervista l’avvocato Dershowitz: «Con quelle prove in Usa condanna certa, è stato evitato un motivo di grande imbarazzo per Washington».

Europa. Su La Stampa il piano di riforme per la Grecia, inviato da Atene in anticipo sui tempi previsti: risparmi per oltre tre miliardi.

Economia.

I dati di Confcommercio positivi sulle imprese. Il presidente Sangalli intervistato dal Giornale: «Il 2015 sarà l’anno del risveglio ma guai se viene aumentata l’Iva».

Il Sole riporta le parole del governatore Visco al convegno in memoria di Ezio Tarantelli: «Oggi c’è un rischio deflazione.

Sempre sul Sole un corsivo su Elkann e Marchionne negli Usa per studiare il caso Uber.

Su La Stampa interessante articolo di Juan Carlos De Martin, componente della commissione di studio istituita dalla presidente Boldrini per redigere la Dichiarazione dei diritti di Internet. Ecco il titolo: “Liberté, égalité, Internet. Per una Carta dei diritti digitali”.

Sul Tempo spazio a un servizio delle Iene con la denuncia di una fonte anonima: «Tangente da dieci milioni a Palazzo Chigi». La replica del Governo: «Collaboriamo con la Procura».

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