Grande debutto nelle sale cinematografiche americane per il remake di Aladdin della Disney, che incassa più di 86 milioni di dollari nel weekend e ottiene il primato nel box office USA, davanti a titoli già usciti (come Avengers Endgame o Pokemon Detective Pikachu) e alla saga John Wick – Parabellum, secondo in classifica.
Il nuovo live action diretto da Guy Ritchie è un remake del celebre cartone animato del 1992, divenuto non solo uno dei grandi classici della Disney ma un autentico cult, e non solo per l’animazione.
Per poter scegliere gli interpreti sono stati necessari oltre 2000 provini con attori provenienti da ogni parte del mondo e rigorosamente di origini mediorientali o indiane, aprendo la strada al canadese Mena Massoud (di origine egiziane) nel ruolo di Aladdin, all’inglese Naomi Scott (di origine indiane) nel ruolo della principessa Jasmine e all’olandese Marwan Kenzari (di origine tunisine) nel ruolo del gran visir Jafar, mentre per il ruolo del Genio della Lampada, interpretato dall’energico Will Smith, era stato pensato inizialmente a Jim Carrey, ma la grande stella canadese ha dovuto declinare la firma a seguito della scomparsa della compagna Cahriona White. Curiosamente, Mena Massoud per poter interpretare l’agile Aladdin ha dovuto imparare ad immergersi sott’acqua trattenendo a lungo il respiro per alcune scene, oltre a cavalcare cammelli e fare da giocoliere. Oltre agli attori già citati, il ruolo del Sultano è stato interpretato dallo statunitense Navid Negahban (di origini persiane), celebre attore già apparso in numerose serie (Law & Order, 24, Criminal Minds, Lost, CSI…)
Per il doppiaggio canoro italiano si segnalano le intepretazioni canore di Marco Manca (per il Genio) e Naomi Rivieccio (per Jasmine, finalista dell’ultima edizione di X Factor).
Numerosi gli effetti speciali. Will Smith ha dovuto girare più di una volta le scene, sul set e in motion capture, per poter diventare “blu”. Completamente in digitale alcuni dei personaggi più curiosi della serie, come la scimmietta Abu, il pappagallo Iago, la tigre Rajah e il Tappeto. Proprio la scena del tappeto volante, una delle scene più romantiche della storia del cinema d’animazione, è stato girato su materassino di schiuma con dispositivi appuntiti sopra una piattaforma idraulica davanti al blue screen con gli attori legati alle caviglie; una scena decisamente scomoda.