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La capolista ci mette il cuore: 4 a 4 con l’Udinese

Spettacolo e gol a San Siro. Tra Milan e Udinese finisce con un sonoro 4-4. Aprono le marcature i bianconeri che vanno in gol al 35′ con Di Natale, ma al 46′ arriva il pari di Pato. Nella ripresa la squadra di Guidolin allunga con i gol di Sanchez e ancora Di Natale. Poi la sfortunata autorete di Benatia che apre alla rimonta rossonera che puntuale arriva a 7 minuti dalla fine sempre col Papero. Entra Denis ed è 4-3, ma decide Ibra nel recupero.
E’ segnato nel destino di San Siro che Di Natale la metta sempre dentro. E’ scritto ed è matematico. E’ successo e succede anche questa volta. Totò, non fallisce l’appuntamento nel suo stadio preferito. Il sinistro di Inler si stampa sul palo e lui è pronto a girare in rete con freddezza, siamo al 35′ del primo tempo. Sino alla sfida di oggi contro il Milan il numero 10 bianconero era andato a segno 5 volte. Il bersaglio, insomma, è stato centrato con precisione da chirurgo.
L’Udinese di Guidolin conduce il primo tempo con forza psicologica, controllando e ripartendo. Il Milan soffre sulle fasce e Amelia non dà sicurezza nelle uscite. I rossoneri, tuttavia, si aggrappano al solito monumentale Ibrahimovic. Lo svedese è immenso: cerca la porta, confeziona assist gustosi (come quello su Robinho) ed è sempre e costantemente al centro della manovra di Allegri. Cattivissimo poi quando punta l’uomo e va in gol.
Robinho fa il suo e costruisce l’intesa con Ibra alla perfezione. In tutto questo c’è Pato che vive di luce riflessa. La luce che si accende quando ancora Zlatan si porta a spasso la difesa friulana e appoggia l’assist morbido per il Papero che non può sbagliare.
Comincia la ripresa e Robinho si fionda verso la porta, ma Handanovic si veste da Superman e vola. Bastano, però, pochi minuti per rivedere gli errori rossoneri del primo tempo. Isla si invola sulla destra appoggia in area dove è pronto Sanchez che batte sul tempo un Bonera “sonno-lento”. Ma il crollo rossonero è tutto nei piedi di Seedorf che perde palla a centrocampo e lascia l’autostrada per Di Natale. L’attaccante napoletano non sbaglia (Bonera non tiene il passo) e mette sul tabellino un risultato pesantissimo: 1-3.
Allegri a questo punto tenta il tutto per tutto. Fuori, tra i fischi, Seedorf e dentro Cassano chiamato dal pubblico di San Siro a gran voce per risollevare le sorti milaniste.
Il primo vero sussulto capita sul sinistro di Ibra che non riesce a tenere bassa la palla e calcia oltre la traversa. Il secondo arriva da un bolide di Strasser dalla distanza con l’estremo bianconero ancora in versione volante. Il
Milan accorcia quando Thiago Silva tenta il traversone e trova, invece, la deviazione di Benatia sulla quale Handonovic tenta una disperata parata. E a 10 minuti dalla fine è il signorino Cassano a regalare ancora a Pato il 3-3 (non c’è il fuorigioco). La palla data da FantAntonio è la fotocopia esatta dell’assist confezionato con i fiocchi per Strasser a Cagliari.
Sembra tutto chiuso ma Denis, appena entrato confeziona il 3-4. Il Milan, a questo punto, mette più grinta della norma. Le spalle larghe di Ibrahimovic fanno il resto. Così il condottiero svedese piazza la rete del pareggio. Si chiude sul 4-4 e con la sconfitta della Lazio i rossoneri possono sorridere.

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