La lotta contro l’uso del contante si fa stringente. Secondo i dati del centro interuniversitario Transcrime il contante è ancora largamente e prevalentemente usato sul territorio dell’Unione Europa.
L'ultimo sondaggio della Banca centrale europea mostra che il contante rappresenta ancora il 79% dei pagamenti giornalieri degli europei (il 54% in valore). 16 paesi (tra cui l’Italia) hanno introdotto soglie massime per gli acquisti in contante, coi limiti massimi che attualmente vanno dai 500 euro della Grecia e della Slovenia ai 15.000 euro della Polonia. Non a caso questi vincoli sono attivi proprio nei paesi maggiormente esposti al fenomeno, mentre non è presente in Germania e Austria, dove il contante è usato sia per spese di piccolo taglio che per quelle più consistenti. Non a caso in questi pasi è possibile trovare i Barzahler-Rabatt, ossia gli sconti per chi paga in contante, mentre è molto più difficile trovare dei terminali Pos. L’Italia sotto questo punto di vista è messa lievemente meglio, per quanto alcune province, come le calabresi Crotone e Vibo Valentia, risultino privilegiare l’uso del contante (90% dei casi) contro il 60% registrato a Milano. Si registra per tanto ancora una volta una mancanza di conformità. In Italia, Spagna e Francia le soglie per i non residenti sono molto più alte (10 o 15mila euro) che per i locali, invece in Danimarca alcune categorie, tra le quali banche e professionisti, possono ricevere pagamenti cash, mentre in Belgio in alcuni settori (ad esempio quello immobiliare) il contante non si può proprio usare, nemmeno sotto soglia, mentre infine in Olanda gli esercenti sono obbligati a riportare transazioni in contante sopra certe soglie (ad esempio 25mila euro per le concessionarie).
La lotta al contante risulta fondamentale per contrastare l’evasione fiscale e la criminalità. Il denaro d’altronde non è tracciabile, per cui logicamente il trasporto di banconote di grosso taglio resta tutt’ora prediletto da trafficanti illegali e proventi. Non a caso l’Unione ha cessato la stampa di banconote da 200 euro e 500 euro. Simili banconote, non usate nella quotidianità, erano infatti particolarmente agevoli nel traffico illegale. Studi olandesi dimostrano l'esistenza di gruppi specializzati nel trasporto di contanti tramite l'uso di centinaia di corrieri. Non solo; secondo l'ultimo rapporto annuale dell'Uif (Unità d'informazione finanziaria), in Italia ha a che fare con le operazioni in contante il 21% delle segnalazioni sospette (44% considerando anche le rimesse tramite money transfer).