Oggi, la Città di Parma, Capitale italiana della Cultura 2020 e 2021, ha ospitato il confronto «I diritti IP e il futuro della cultura», ovvero la 20a edizione dell’annuale Convegno Nazionale sul diritto industriale e la proprietà intellettuale svolto nell’ambito del Dottorato di Ricerca in Scienze Giuridiche delle Università di Parma, Modena e Reggio Emilia.
La ricorrenza ventennale dell’evento, pensato e ideato dal professore Cesare Galli, tra i principali esperti in campo internazionale nella tutela della proprietà industriale, si terrà esclusivamente online, in modalità webinar – vista l’attuale crisi sanitaria – e avuto il merito di favorire un dialogo tra esperti rispetto alle sfide post-Covid nell’ambito di marchi, D.O.P., brevetti, design e diritti d’autore. In particolare, si è discusso di come i beni culturali, in evoluzione grazie alle nuove tecnologie, l’intelligenza artificiale e le opere multimediali, continuino a rappresentare il motore della crescita per il nostro Paese. «Il valore culturale di uno Stato – si legge infatti nella presentazione del convegno –, è la base della tradizione che le grandi industrie sviluppano negli anni e contribuisce a formare la reputazione dei grandi player del mercato, sia a livello nazionale che internazionale».
Rafforzare il valore del «made in Italy» – soprattutto puntando sulle eccellenze manifatturiere e agroalimentari – può e deve essere la spinta per la «nuova crescita felice» che è necessario costruire insieme nel prossimo futuro per favorire una maggiore qualità della vita, puntando sulla sostenibilità. In questo senso, lo sviluppo tecnologico favorisce l’incremento e il mantenimento dei diritti di proprietà intellettuale, ampliandone la capacità di diffusione. Come ha specificato il professor Galli «per governare questo nuovo progetto di sviluppo è necessario imparare a servirsi nel modo più appropriato dei diritti della proprietà intellettuale. Questo consentirebbe sia di proteggere i beni culturali, sia di contrattualizzarne l’utilizzo, così da farne beneficiare più soggetti, per svilupparne nuovi prodotti e servizi e per innescare circoli virtuosi».
Il webinar è stato l’occasione per affrontare questi temi con numerosi esperti di diritto, industria e comunicazione. La dottoressa Marina Tavassi, già presidente della Corte d’Appello di Milano, con la relazione «Le Best Practices della giurisprudenza italiana nella tutela della proprietà intellettuale nel settore dei beni culturali»; il professor Cesare Galli con il tema «Valorizzazione dei beni culturali pubblici e privati attraverso la proprietà intellettuale e sinergie col manifatturiero d’eccellenza sul mercato globale»; con loro anche Pilar Montero (Universidad de Alicante) e Mark Bosshard (Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano). Si è discusso di «Sfide ed opportunità̀ nella gestione e valorizzazione dei diritti IP in materia di beni culturali» in una tavola rotonda con Gianni Penzo Doria (Direttore Archivio di Stato Venezia), Davide D’Atri (CEO di Soundreef S.p.A), la Dott.sa Sabrina Ciccolo (Mondadori S.p.A) e Giuseppe Calabi (Cultural Institutions of Heritage Law Committee dell’International Bar Association).
Tra i relatori anche Mariangela Bogni (Università di Parma), Luciano Bosotti, (consulente in Proprietà Industriale a Torino) e Silvia Magelli (Università di Parma), mentre le conclusioni sono state svolte da Serena Sileoni (Università Suor Orsola Benincasa di Napoli).
La 20a edizione del Convegno annuale è stata promossa con la collaborazione di importanti realtà tra cui: Unione Parmense degli Industriali, Camera di Commercio di Parma, The Skill, F.I.C.P.I (Collegio Italiano dei Consulenti in Proprietà Industriale), A.I.C.I.P.I (Associazione Italiana dei Consulenti ed Esperti in Proprietà Industriale di Enti e Imprese), L.E.S Italia, S.I.C.P.I. (Sindacato nazionale dei Consulenti in proprietà intellettuale), A.I.P.P.I (Associazione Internazionale per la Protezione della Proprietà Intellettuale) e INDICAM (Istituto di Centromarca per la lotta alla contraffazione).