Giustizia Quotidiana

Il ricordo di Guido Rossa a 40 anni dal suo assassinio

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Il ricordo di Guido Rossa riaccende il dibattito sul terrorismo, a pochi giorni dalla cattura di Cesare Battisti. Nel giorno della cerimonia a quarant'anni dall'uccisione del sindacalista Fiom ad opera delle Brigate Rosse, a Genova compare la scritta 'Guido Rossa infame', in salita Santa Brigida.

E compare proprio nello stesso luogo in cui l'8 giugno 1976 le BR uccisero Francesco Coco, procuratore generale genovese, e gli uomini della sua scorta, nel pieno degli 'Anni di piombo'. Tutto è successo nel giorno della visita in città del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella che, durante la visita alla fabbrica ex Italsidser , ha sottolineato: «L'azione delle istituzioni per ristabilire piena luce, dove questa è ancora lacunosa, non può fermarsi. Così come una definitiva chiusura di quella pagina richiede che sia resa compiuta giustizia, con ogni atto utile affinché rendano testimonianza e scontino la pena loro comminata quanti si sono macchiati di gravi reati e si sono sottratti con la fuga alla sua esecuzione».

Sono circa quaranta i terroristi italiani ancora latitanti all’estero, quasi tutti, appunto, terroristi o condannati per episodi criminali proprio agli ‘Anni di piombo’. Molti sono fuggiti in Francia approfittando della ‘dottrina Mitterand’. E già nel giorno dell’arresto di Battisti, il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, aveva chiesto al premier Giuseppe Conte di scrivere al presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, per dare una svolta su questo fronte. La ministra della giustizia francese, Nicole Belloubet, nonostante l’attuale clima di tensione tra Italia e Francia, apre uno spiraglio sulla vicenda dichiarando di ritenere possibile la presenza nel proprio Paese di 14 italiani ricercati per terrorismo da Roma proprio dagli 'Anni di piombo', ma Parigi «non ha ancora» ricevuto richieste d'estradizione. «E' un dossier – ammette la ministra – su cui in realtà non ho ancora lavorato. Ce ne occuperemo con la massima attenzione». La ministra ha anche assicurato «una discussione» con l'Italia in proposito.

Secca la replica del ministero guidato da Alfonso Bonafede in una nota: «Alla Francia sono state trasmesse richieste di estradizione per tutti i latitanti localizzati nel Paese. Non risponde al vero, quindi, quanto – secondo fonti di stampa – avrebbe dichiarato la ministra francese, Nicole Belloubet, a proposito dell'assenza di istanze da parte delle autorità italiane». «Al contrario – sottolinea il dicastero di via Arenula – già nella seconda metà degli anni '80, l'Italia ha presentato numerose domande di estradizione, su cui le autorità francesi non si sono mai pronunciate. Richieste che sono state reiterate nell'ottobre del 2002, corredate da copiosa documentazione, e che risultano tuttora pendenti».

Commentando l'episodio di Genova, il ministro Salvini torna sull’argomento dichiarando: «Le scritte pro-Br e contro Guido Rossa sono vergognose. Condivido le parole del capo dello Stato: i terroristi condannati e che sono fuggiti dall'Italia vanno arrestati e portati nelle nostre galere. È un obiettivo del governo e ci stiamo lavorando seriamente, come dimostra il caso di Cesare Battisti». Non il solo, come ha ricordato Mattarella da Genova. Anzi, «è lunga la sequela di nomi e di vite spezzate. Ancora ci chiediamo come sia potuto accadere. Ed è un interrogativo attuale per una democrazia che voglia saper vivere e affrontare le proprie contraddizioni, per impedire che forze oscure – rimarca Mattarella – avvertano nuovamente la tentazione di tornare all'attacco».

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