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Governo. Di Maio: ‘Qui comando io’? Spero Salvini smentisca

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«Io credo che il Governo debba andare avanti, l'unica cosa che non condivido e spero che non sia vero questa frase di Salvini che leggo su Repubblica: 'Qui comando io'. Io voglio dire una cosa chiara: qui comandano gli italiani e abbiamo sempre detto che governeremo questo paese con umiltà e al servizio degli italiani, se fosse vera quella frase sarebbe grave perché uomini soli al Governo li abbiamo già avuti con Renzi, con Berlusconi, ne abbiamo avuti abbastanza e hanno fatto danni. Se fosse vero sarebbe una trasformazione di Salvini, non lo riconoscerei in una frase del genere quindi spero che la smentisca». Lo dice il Vice premier e Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio ai microfoni di RTL 102.5 in diretta durante "Non Stop News”.

«Si minaccia ogni giorno la crisi di Governo, io non lo faccio mai perché so che gli italiani ci pagano per governare questo Paese e per fare le cose- aggiunge Di Maio-. Andiamo avanti, facciamo le cose, e poi sappiamo bene che ci sono differenze di opinione e ogni volta che ci saranno io le dirò. Questo non vuol dire che si debba arrivare a dire 'qui comando io', mi dispiace».

Durante l’intervista il vicepremier ha parlato anche di famiglia, sottolineando che nel Def saranno inserite misure di aiuto alle famiglie sul modello di quanto si fa in Francia. E aggiungendo: «la famiglia è sacra ma anche la libertà della donna è sacra», e proprio per rispondere con concretezza è il momento di mettere nel prossimo Def provvedimenti per un modello di aiuti alle famiglie sul modello francese: 50% sconto sui pannolini, 50% sulle spese per la baby sitter, un coefficiente famigliare che si abbatte a seconda di quanti figli hai».

In merito alla Torino-Lione Di Maio ha ribadito: «Tutto quello che si deciderà sulla Tav nei prossimi mesi dipenderà dall'interlocuzione tra Conte, Juncker e il presidente francese».

E rispondendo alla domanda su Tria, e sula solidità dei rapporti con il ministro dell’Economia: «Può star tranquillo, non gli dirò mai di stare sereno perché non è un modo per tranquillizzarlo». «L'unica cosa che penso -spiega Di Maio- è che tutti quanti insieme dobbiamo lavorare sulle cose concrete: deve essere firmato il prima possibile il decreto che rimborsa i risparmiatori truffati. Ci abbiamo lavorato per otto mesi, adesso manca un ultimo atto per rimborsare i truffati di Banca Etruria che stanno aspettando, per noi è fondamentale perché ci sono state persone finite sul lastrico per colpa del governo precedente. Noi ci abbiamo messo un miliardo per rimborsarli e va fatto il prima possibile».

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