Il 17 giugno ricorre la Giornata mondiale per la lotta alla desertificazione e alla siccità, istituita nel 1994 dalle Nazioni Unite, per sottolineare l’importanza di trovare soluzioni efficaci per combattere la scarsa disponibilità idrica. Entro il 2050, il 90% degli ecosistemi rischia una trasformazione irreversibile se questo fenomeno non dovesse diminuire significativamente. L’edizione 2024 ha come tema “Uniti per la terra”.
L’obiettivo della giornata è focalizzare l’attenzione sul problema dell’impoverimento delle terre fertili, il 70% degli ecosistemi globali è già stato compromesso a causa dell’urbanizzazione e delle colture intensive. Le Nazioni Unite sottolineano che la siccità e la desertificazione sono le principali conseguenze dell’attività umana e del cambiamento climatico. Gli ecosistemi delle terre aride, che costituiscono circa un terzo della superficie terrestre, sono particolarmente soggetti all’impoverimento, sono causati dallo sfruttamento eccessivo e dall’uso inappropriato delle terre stesse.
La deforestazione, il pascolo eccessivo, le pratiche di irrigazione inadeguate e, in modo indiretto, la povertà e l’instabilità politica sono alcuni dei fattori che mettono a rischio la produttività di queste terre. La Giornata mondiale per la lotta alla desertificazione e alla siccità del 2024 ha come obiettivo principale aumentare la consapevolezza pubblica sui problemi della desertificazione, della siccità e del degrado del territorio; presentare misure efficaci per fermare la desertificazione e invertire l’aumento della siccità; e rafforzare la Convenzione delle Nazioni Unite contro la desertificazione.