«Mi sembra un discorso ragionevole quello fatto dalla Figc riguardo alle interruzioni delle partite in caso di cori razzisti, e auspico che la Giustizia sportiva, rispetto anche ai recentissimi episodi che avvengono in campo ad opera di tesserati, sia molto rigorosa, perché i campioni dello sport siano da esempio per chi guarda in televisione». Lo dice il sottosegretario con delega allo Sport, Giancarlo Giorgetti, commentando la nuova procedura approvata ieri dalla Federcalcio in caso di cori razzisti.
«Salvini non concorda con la sospensione delle partite? Credo pensi alla difficoltà pratica di applicare in un contesto questa norma. Credo che sentirà anche i prefetti e i questori che si pongono il problema, se le squadre abbandonano il campo, di come gestire l'ordinato deflusso del pubblico». Così ha proseguito il sottosegretario Giorgetti, in merito alla procedura approvata dal Consiglio federale della Figc, nei casi di cori razzisti negli stadi, su cui non concorda il ministro Salvini. «Come se ne esce? Cambiando la cultura sportiva di chi va allo stadio soltanto per fare casino e non per vedere la partita», ha concluso Giorgetti a margine della presentazione della riforma del sistema sportivo italiano.