Su richiesta del sostituto procuratore Alessandro Bogliolo, il giudice del tribunale di Imperia Paolo Luppi ha firmato il decreto di archiviazione sull’inchiesta per la presunta bancarotta della Porto di Imperia Spa, società che gestiva il porto turistico di Imperia, in cui risultava indagato, tra gli altri, l’imprenditore romano Francesco Bellavista Caltagirone, ex componente del cda della società. Con lui archiviati anche gli ex presidenti Pietro Isnardi, Gian Franco Carli, Paolo Calzia e Beatrice Cozzi Parodi, gli ex componenti del cda Roberto Rommelli, Andrea Gotti Lega e Delia Merlonghi, e l’ex direttore Carlo Conti.
A determinare l’archiviazione i risultati della perizia contabile svolta dal commercialista genovese Valter Oldrà, dalla quale non è emersa alcuna irregolarità non solo nella costruzione, ma anche nella stessa gestione dell’approdo turistico. Era stato lo stesso sostituto procuratore Alessandro Bogliolo, che aveva avviato l’inchiesta, a chiedere nel dicembre scorso l’archiviazione per tutti gli indagati.
Per Francesco Bellavista Caltagirone si tratta del secondo proscioglimento legato alla vicenda del porto di Imperia, dopo che il 13 marzo scorso la Corte d’appello di Torino ha confermato la sua assoluzione dall’accusa di truffa ai danni dello Stato.