«Il novanta per cento del gas che consumiamo in Europa viene importato e la Russia fornisce quasi la metà di tali importazioni, a vari livelli tra gli Stati membri. La Russia rappresenta anche il 27% delle importazioni di petrolio e il 46% delle importazioni di carbone. Quando un lato di questa relazione commerciale inizia improvvisamente a utilizzare l’energia come un’arma, quel rapporto diventa insostenibile e deve cambiare completamente. L’Ue non sarà ricattata». Lo ha affermato il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, nel suo discorso programmatico all’Università di Oxford dal titolo “La svolta: le implicazioni della guerra di Putin per le scelte economiche e politiche dell’Europa”.
«All’inizio di questo mese, la Commissione ha annunciato un piano audace per ridurre il nostro eccessiva dipendenza dalle importazioni di energia russe – quello che abbiamo chiamato REPowerEU – ha aggunto -. L’obiettivo è ridurre la domanda dell’Ue di gas russo di due terzi prima della fine dell’anno, e per rendere l’Europa indipendente dai combustibili fossili russi entro il 2027. Come ha affermato la presidente von der Leyen, questo deve essere sostenuto dal risorse nazionali ed europee necessarie».