Salute

Elettro-capsule: la rivoluzione nel trattamento di malattie metaboliche e gastrointestinali

Scritto da vocealta

La ricerca scientifica continua a sorprenderci con nuove tecniche terapeutiche sempre più innovative e inaspettate. L’ultima novità in campo medico è l’elettroceutica, ovvero una terapia basata sulla stimolazione elettrica dei tessuti che potrebbe rivoluzionare il modo di curare diverse malattie, tra cui quelle metaboliche, gastrointestinali e neuropsichiatriche.

In particolare, un gruppo di bioingegneri dell’Università di New York ad Abu Dhabi ha sviluppato un prototipo di elettro-capsula, una capsula che somiglia a una pillola, ma che in realtà non contiene farmaci. Questo dispositivo, definito “farmaco elettrico”, utilizza minime correnti per modulare il rilascio dell’ormone prodotto dallo stomaco che governa il senso di fame. La capsula è in grado di “navigare” nei fluidi gastrici per arrivare a contatto con il tessuto dello stomaco e stimolarlo attraverso elettrodi.

Il principio su cui si basa questa tecnologia è ispirato alla capacità di un rettile australiano di assorbire acqua dall’ambiente attraverso la pelle. I ricercatori hanno creato una capsula che può assorbire i fluidi e che è ricoperta di un materiale compatibile con le soluzioni acquose. In questo modo, una volta inghiottite, le capsule possono interferire con la regolazione ormonale dell’appetito, modulandola in maniera significativa e con un effetto ripetibile.

I risultati dei primi esperimenti sugli animali pubblicati su Science Robotics sono incoraggianti. Le capsule, alimentate da batterie innocue, possono stimolare elettricamente il tessuto per una ventina di minuti e poi vengono espulse. Questo nuovo tipo di trattamento potrebbe rappresentare una soluzione per malattie che al momento hanno terapie poco disponibili ed efficaci se assunte per bocca. Interferendo direttamente con il rilascio degli ormoni attraverso un’interazione con i circuiti nervosi, questa cura potrebbe rivelarsi efficace in malattie metaboliche, neuropsichiatriche o gastrointestinali.

Per il momento, si tratta di un’idea nuova ed intrigante, ma ancora non è stato possibile osservare un effetto clinico duraturo con le elettro-pillole. Tuttavia, la capsula è il primo elettroceutico che può essere ingerito e regolare circuiti neuro-ormonali in maniera non invasiva. In futuro, potrebbero essere creati sistemi pensati per applicazioni specifiche e che consentano una stimolazione gastrica anche oltre il brevissimo termine.

In conclusione, l’elettroceutica rappresenta una nuova frontiera nella terapia di diverse malattie e la capsula sviluppata da questi esperti è solo il primo passo verso una terapia più efficace e innovativa.

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