Economia

In crescita le vendite di auto in Europa, visibili i primi effetti delle politiche anti-diesel

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Ottimi risultati per il mercato europeo dell’auto nel mese di aprile. Le immatricolazioni nei 28 Paesi membri della Ue e dell’Efta sono state 1.348.659, il 9,6% in più di aprile dell’anno scorso. Il totale dei primi quattro mesi del 2018 è pari a 5.631.331 unità, con un incremento del 2,6% sullo stesso periodo nel 2017. I dati sono forniti da Acea, l'associazione dei costruttori europei.

Il gruppo Fiat Chrysler ha venduto ad aprile 91.279 auto, con un incremento del 2,3% rispetto allo stesso mese nel 2017. Tuttavia non riesce a tenere la media delle altre aziende, quindi la sua quota scende dal 7,3% al 6,8%. Nei primi quattro mesi dell’anno Fca ha totalizzato 381.594 nuove immatricolazioni, registrando un calo del 2,7% rispetto ai primi quattro mesi del 2017. 

Il gruppo consegue risultati migliori nel mercato delle Jeep in Italia, che è aumentato ad aprile del 75% e del 58% nel primo quadrimestre dell’anno. A fornire i dati è proprio Fca, che in una nota spiega come Jeep cresca nel mese di aprile anche in altri mercati europei: Italia (+124,5%), Germania (+0,8%), Francia (+36%), Regno Unito (+31%) e Spagna (+102,5%). Ottimi risultati anche per Alfa Romeo, che registra un incremento del 6,3% nelle vendite di aprile e del 13,2% nel quadrimestre. 

Gli esperti del Centro studi Promotor commentano con grande positività i dati, che evidenziano un buon andamento economico. Secondo Gian Primo Quagliano, presidente del Centro studi, «si comincia comunque ad avvertire in quasi tutti i paesi l'impatto della “demonizzazione del diesel” che ha effetti sia sulla composizione per alimentazione delle vendite che sul volume complessivo delle immatricolazioni». Si registrano infatti ottimi incrementi nella vendita di auto a benzina o eco friendly rispetto a quelle con alimentazione a gasolio. 

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