Nell’era dei social network, dei blog e della disintermediazione, ogni giorno sul web si assiste a episodi deplorevoli: insulti gratuiti e ingiusitificabili, notizie false, offese irrispettose.
La diffamazione online è un tema quanto mai attuale ed è l’oggetto di analisi del nuovo eBook di Andrea Camaiora dal titolo “Appunti su diffamazione a mezzo stampa. Tra comunicazione digitale e comunicazione della rete” (Altromondo Editore). La pubblicazione, disponibile su IBS, è arricchita dalla prefazione di Antonello Racanelli, procuratore aggiunto di Roma che ha proprio la delega ai reati informatici. Gli appunti mirano a fornire al lettore un primo approccio alla materia secondo una prospettiva giornalistica, senza però dimenticare la dimensione del diritto. Partendo da un inquadramento giuridico, l’eBook esamina la disparità di trattamento tra diffamazione mezzo stampa e diffamazione online. La pubblicazione indaga, infine, con un capitolo ad hoc, alcuni recenti casi di diffamazione su Facebook. Questo ultimo volume sul delicato tema della diffamazione tra media tradizionali e innovativi è principalmente rivolto a giornalisti e comunicatori come bussola per orientarsi in una materia che sta diventando ogni giorno più vasta. Lo studio di Camaiora tiene conto, a tal proposito, di alcuni esempi internazionali sul piano normativo, come il modello d’avanguardia rappresentato dalla NetzDG tedesca e, infine, tocca argomenti delicati quali il cyberbullismo, materia affrontata dal professor Camaiora nell’ambito di un corso universitario dedicato all’uso dei “Social Media nella didattica”.
L’autore della pubblicazione, Andrea Camaiora, giornalista e spin doctor, ha svolto attività di ufficio stampa e portavoce per numerose personalità di primo piano delle istituzioni italiane e, da esperto in litigation pr, ha seguito alcune delle vicende giudiziarie più scottanti degli ultimi anni sul piano nazionale e internazionale. Insegna «Litigation pr e crisis» per l’università degli studi di «Roma Due Tor Vergata» e la Business School de «Il Sole 24 Ore».