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Diabete: 1 malato su 5 non sa di averlo

Scritto da vocealta

Il diabete è un killer silenzioso, spesso asintomatico, ma è ormai una vera e propria epidemia in Italia e nel mondo. Nel nostro Paese i malati sono circa 5 milioni, ma una persona su cinque non sa di esserne affetta e, nella maggior parte dei casi, viene scoperta quando viene ricoverata per patologie gravi, come l’infarto del miocardio. Se non diagnosticato, diagnosticato troppo tardi o trattato in modo errato, il diabete può portare a gravi complicazioni che colpiscono vari organi e impattano negativamente sulla salute di una persona, compromettendo seriamente la qualità della vita e accorciando in media sei anni.

La Società Italiana Diabete (SID) organizza il forum multidisciplinare “Panorama Diabetes – Predicting to prevent“, che ha registrato negli ultimi 20 anni un aumento del 60% dei casi nel nostro Paese, e si svolgerà a Riccione fino al 24 maggio.

«La diffusione del diabete mellito – spiega il professor Angelo Avogaro, presidente della Sid – sta assumendo sempre più i contorni di una vera e propria emergenza sanitaria. A oggi nel mondo si stimano oltre 500 milioni di adulti con diabete, numero destinato ad aumentare a 640 milioni nel 2030. In Europa il diabete interessa circa 60 milioni di persone. Numeri che sono in aumento dopo la pandemia, in particolare nelle persone anziane. È una delle più frequenti malattie croniche non trasmissibili conseguenza non solo di stili di vita inappropriati, ma anche correlata a contesti socio-economici degradati. È importante anche ricordare che il diabete non è non solo strettamente connesso ad obesità ma anche a diverse forme di neoplasie. Per questi motivi il paziente con diabete deve trovare un ruolo centrale nell’organizzazione sanitaria dedicata alle cronicità».

Gli esperti avvertono inoltre che i pazienti diabetici hanno una maggiore incidenza di malattie cardiovascolari e devono adottare uno stile di vita corretto basato su una dieta equilibrata e l’esercizio fisico quotidiano. Questi due fattori sono così cruciali per la prevenzione e la cura del diabete di tipo 2 da essere così strettamente associati al sovrappeso e all’obesità da essere definiti con il nuovo termine “diabete”. «In Italia – specifica Avogaro – sono cinque milioni le persone con diabete e sei milioni quelle con obesità, due condizioni tra le quali esiste una stretta correlazione ed entrambi responsabili di gravi malattie croniche non trasmissibili che portano ad un alto numero di decessi e di anni vissuti in cattiva salute, quali i tumori e le malattie cardiovascolari. Alimentazione e movimento sono fondamentali per prevenire e trattare il diabete di tipo 2. Uno stile di vita non adeguato è strettamente correlato all’obesità o al semplice eccesso di peso, che nel nostro Paese interessa più di 25 milioni di persone: il 46% degli adulti, pari a oltre 23 milioni di persone, e il 26,3% tra bambini e adolescenti di età compresa tra i 3 e i 17 anni, pari a 2 milioni e duecentomila persone».

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