Lieve rallentamento della produzione industriale italiana nel febbraio 2018 (-0,5%) che segue il calo di gennaio, ma il trend resta comunque positivo. In discesa anche il settore dei servizi, secondo l’indice Pmi di marzo, pur mantenendo un andamento positivo generale. La negatività della prima parte dell’anno potrebbe portare ad una frenata di 0,3% del Pil del primo trimestre.
È questo il quadro che emerge dalla “congiuntura flash” del Centro studi di Confindustria. La minore produzione è generata, principalmente, dalla riduzione delle esportazioni verso i mercati extra-Ue e asiatici a cui si aggiunge un lieve calo della domanda interna. Il quadro risulta comunque in crescita rispetto al 2017 (+0,4% nell’ultimo trimestre).
Secondo gli indicatori qualitativi di Confindustria gli investimenti avranno una crescita meno sostenuta in questo inizio anno, ma il credito alle imprese dà supporto all’industria, nonostante la frenata di febbraio (+1,2% annuo). I consumi aumentano grazie alla bassa inflazione (+0,8%) e alla crescita dei redditi generati dall’aumento dell’occupazione dipendente (+0,3% rispetto all’ultimo trimestre del 2017), ma la forte propensione al risparmio li limita.
Il contesto italiano si inserisce in una fase di crescita robusta dell’eurozona trainata dalla fiducia delle famiglie riguardo la crescita dei consumi e degli investimenti. A livello globale crescono i rischi a causa dell’incertezza politica dovuta alla guerra dei dazi tra Stati Uniti e Cina. Il commercio mondiale cresce dello 0,9% rispetto al mese di dicembre, ma gli indicatori qualitativi di Pmi riguardo il manifatturiero sono ai minimi da 15 mesi.