Plaisir de vivre

Chiude “Interview”, la rivista pop di Andy Warhol

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Dopo quasi 50 anni chiude per sempre “Interview”, la rivista fondata nel 1969 da Andy Warhol e dal giornalista inglese John Wilcock. Il mensile versava in una grave crisi finanziaria, subissata negli ultimi anni da richieste di risarcimento economico e non solo: l’ex direttore Fabien Baron aveva fatto causa per arretrati di oltre 600mila dollari, lo stylist Karl Templer si era dimesso per le accuse di molestie sessuali e, in più, la redazione era stata cacciata dalla sede a SoHo per il mancato pagamento dell’affitto. La notizia è stata pubblicata dai giornali internazionali dopo le conferme dei dipendenti.

“Interview” ha raccontato ed enfatizzato per decenni il culto delle celebrità che orbitavano attorno al mondo dell’arte e della moda, tanto da essere soprannominata “The Crystal Ball of Pop”. All’interno delle sue pagine fioccavano numerose interviste fatte dallo stesso Warhol, spesso dal tono ironico e paradossale, informali e quasi mai editate. I fotografi di moda che curavano i servizi interni, tra cui Robert Mapplethorpe, Herb Ritts, Peter Beard e Bruce Weber, erano liberi di esprimersi e sperimentare in totale libertà creativa. Dalla rivista è nato anche il libro “The Philosophy of Andy Warhol: From A to B and Back Again”, dato alle stampe dallo stesso Warhol nel 1975.

È giunta la fine di un’era, quella delle copertine colorate che hanno raccontato e definito la scena culturale underground newyorkese, la factory di Warhol, il celebre Studio 54 e il Mud Club. Con la chiusura di “Interview” se ne è andato per sempre un pezzo della cultura pop.  

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