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Carceri/ Napolitano: «Pene alternative, ridurre la custodia cautelare»

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Scritto da vocealta

NapolitanoPer risolvere il problema del «sovraffollamento ci sono diverse strade da percorrere contemporaneamente». «L’introduzione di meccanismi che prevede per taluni reati, in assenza di pericolosità sociale, la possibilità della messa alla prova come pena principale. In tal modo il condannato eviterà l’ingresso in carcere e sarà assegnato a un percorso reinserimento».

Lo dice il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel messaggio inviato alle camere in cui indica alcune misure da prendere. Napolitano spiega anche l’utilità di introdurre «pene non carcerarie limitative della libertà personale» con l’attuazione di una «reclusione presso il domicilio». E ancora «la riduzione dell’area applicativa della custodia cautelare in carcere».

Il combinato disposto di amnistia e indulto potrebbe favorire una significativa riduzione della popolazione carceraria. Lo afferma Giorgio Napolitano nel suo messaggio alle Camere chiarendo che l’indulto inciderà sulla popolazione carceraria mentre l’amnistia può accelerare i tempi della giustizia e incidere anche sulla custodia cautelare.

«Il governo e il Parlamento devono fare riforme strutturali al fine di evitare che si rinnovi il fenomeno del sovraffollamento» e questo si traduce «con il mettere mano ad un opera i cui tempi sono maturi, e cioé il rinnovamento dell’amministrazione della giustizia».

Lo afferma il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

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