Economia Today

Cantiere Puglia tra G7 e Pnrr. All’evento di EY i grandi player delle infrastrutture regionali a confronto

Scritto da vocealta

Nel 2024 tutti gli occhi del globo saranno puntati sulla Puglia. Nei prossimi mesi sarà infatti teatro di due significativi appuntamenti di portata internazionale che concentreranno l’interesse del mondo sul territorio. Il G7 e l’Aice rappresenteranno un incredibile opportunità per la Puglia, a testimonianza anche del processo di crescita avviato negli ultimi anni, che conferma la Regione come protagonista del piano di rinascita e sviluppo del Mezzogiorno.

L’edizione del 2024, la decima, dell’Aice si terrà per la prima volta in Italia, a Bari, dal 27 al 29 maggio, e radunerà le oltre 4.500 Zes (zone economiche speciali) e le 2.260 Zone franche di 140 Paesi di tutto il mondo. Aice è la conferenza mondiale e il principale evento internazionale delle Zes e delle Zone franche – sul tema dello sviluppo economico, infrastrutturale e occupazionale – e riunisce i vertici delle autorità politiche e istituzionali, gli investitori, i Ceo di importanti multinazionali e gli esperti di tutto il mondo.

A Giugno invece i Grandi della terra, i capi di stato e di governo delle sette nazioni economicamente più forti del mondo, si ritroveranno in Puglia. Un foro di dialogo informale che vedrà dialogare e confrontarsi sette Paesi altamente industrializzati (Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito, Stati Uniti, cui si aggiunge l’Unione Europea).

Banche, imprese, Enti a confronto da EY

La regione è dunque un cantiere aperto che, anche grazie alle risorse previste dal Pnrr per nuove infrastrutture, è impegnata nella spinta necessaria per accorciare il divario con il nord Italia. Di questo si è parlato all’evento Hey Sud, tenutosi il 23 maggio, promosso da EY nel sud Italia per approfondire tematiche di grande rilevanza per il territorio, nell’ambito di un ciclo di talks ideato da Fabio Mazzocca, Sales Responsible South Area Consulting.

Moderati dal giornalista di Telenorba Antonio Procacci, alla tavola rotonda sono intervenuti Cristiano Carrus (Amministratore delegato Banca Popolare di Bari), Domenico La Forgia (Presidente di Acquedotto Pugliese), Manlio Guadagnuolo (Commissario Straordinario del Governo per la ZES Adriatica), Antonio Vasile (Presidente di Aeroporti di Puglia), Giuseppe Catalano (Capo gabinetto Presidente Regione Puglia), Claudio Meucci (Consulting market leader di EY), Ugo Patroni Griffi (Presidente Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale) e Vito Barozzi (Amministratore delegato Cobar Spa).

Proprio quest’ultimo, a capo dell’azienda che da 40 anni è considerata impresa di riferimento in campo edile per gli immobili di alto pregio, con un’expertise riconosciuta nel restauro, nella ristrutturazione e nel risanamento conservativo di beni monumentali di alto valore storico sottoposti a tutela, nel suo intervento ha sottolineato come le imprese del settore edile “hanno un ruolo fondamentale perché sono l’ultimo ma più importante anello nel processo infrastrutturale del Paese”. L’imprenditore pugliese ha ricordato poi che, superata la crisi del caro materiale e dell’approvvigionamento, “oggi la grande preoccupazione è data dalla mancanza di manodopera e tecnici e dai ritardi della macchina burocratica”.

In Puglia c’è tanto da fare – ha spiegato Barozzi – e le infrastrutture devono essere messe al primo posto. Ben vengano dunque questi finanziamenti straordinari che ci permetteranno di colmare lo storico gap infrastrutturale con le altre regioni d’Italia. La classe imprenditoriale sul territorio c’è ma è eccessivamente frastagliata e si basa soprattutto su imprese medio piccole. Dobbiamo creare una rete, in sinergia con le Associazioni di categoria, che ci permetta di poter competere sempre di più. Se fossimo attrezzati al 100% saremmo in grado di gestire tutti questi cantieri che stanno sorgendo anche solamente con le realtà locali”.

Riguardo l'autore

vocealta