Plaisir de vivre

Boris 4: l’attesa è finita. Da oggi la serie cult disponibile su Disney+

Scritto da vocealta

Quest’anno la Festa del cinema di Roma si chiude con l’anteprima della quarta stagione di Boris, da oggi su Disney+. Questa geniale parodia dei vizi e dei difetti del piccolo schermo, nata nel 2007 dalla penna dello scomparso Mattia Torre, autore con Giacomo Ciarrapico e Luca Vendruscolo, torna a farci divertire con intelligenza, dopo dodici anni dalla terza stagione.

La serie cult conferma tutti i protagonisti storici: il regista Renè, l’egocentrico primo attore Stanis La Rochelle, la sopravvalutata Corinna, meglio conosciuta come la “Cagna maledetta”, il fonico Biascica, il direttore della fotografia Duccio e tutta la troupe dell’immaginaria fiction di infima qualità “Gli occhi del cuore”.

Tuttavia, Boris 4 tiene conto del tempo che passa, e «non poteva sottrarsi a quello che nel frattempo è successo nel mondo dell’intrattenimento» dice Luca Vendrusco, uno dei registi. Questa volta a commissionare la serie non è più la solita tv generalista, ma una piattaforma internazionale con le sue regole di codici comportamentali, il politicamente corretto e la dittatura dell’algoritmo. Il regista è chiamato a girare un progetto a puntate sulla Vita di Gesù, interpretato proprio dal cinquantenne Stanis La Rochelle, a dispetto della differenza d’età.

«Abbiamo cercato di cambiare tutto per non cambiare nulla, una soluzione gattopardesca», dice il coregista Giacomo Ciarrapico. Invece, il produttore Lorenzo Mieli fa notare come «era un rischio riuscire ad essere graffianti e fare satira nello stesso contenitore su cui si va in onda, ma abbiamo avuto la massima libertà di critica alla piattaforma». Pannofino poi aggiunge, in collegamento da remoto «Il graffio, l’intelligenza, il prendere in giro anche la propria casa fa parte di Boris».

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