Ultimamente gli integratori hanno avuto un boom di vendite per al 144%. Secondo un’indagine dell’associazione Integratori e Salute però occorre fare attenzione, infatti non tutti servono a rafforzare le difese immunitarie.
Francesco Landi, il direttore del Dipartimento Scienze dell’Invecchiamento- Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, ha recentemente effettuato una revisione sul ruolo dei nutrienti e gli integratori in particolare negli anziani con long-Covid. Tale ricerca ha dimostrato che su decine di composti solo pochi hanno un effetto booster sul sistema immunitario, e devono sempre essere assunti su consiglio medico, affiancati da una dieta equilibrata e una regolare attività fisica.
Tale ricerca è stata sostenuta in parte dal Ministero della Salute, ed è stata pubblicata sulla rivista Clinics in Geriatric Medicine. In particolare viene evidenziato il mix di arginina e vitamina C e la bromelina. Il primo è un aminoacido prodotto naturalmente dall’organismo che stimola l’ossido nitrico, un enzima chiave per una corretta funzione immunitaria e vascolare. La vitamina C invece riduce lo stress ossidativo e migliora il rimodellamento vascolare. Infine la bromelina un enzima che viene considerato un agente antinfiammatorio.
L’esperto in conclusione suggerisce di fare attenzione alla scelta dei prodotti. Parlare sempre con il proprio medico per scegliere l’integratore giusto e ricordarsi che contro il Covid ed influenze varie lo strumento più importante è sempre il vaccino.
