Nel 2022, l’Italia ha registrato un aumento allarmante dei casi di infezioni sessualmente trasmesse (IST), con un impatto significativo soprattutto tra i giovani. Durante la XVI Conferenza Italiana sull’AIDS e la Ricerca Antivirale (ICAR), tenutasi a Roma dal 19 al 21 giugno, Barbara Suligoi, direttrice del Centro Operativo AIDS dell’Istituto Superiore di Sanità, ha presentato i dati più recenti.
Aumento dei Casi di IST
I casi confermati di gonorrea sono saliti da 820 nel 2021 a circa 1.200 nel 2022, segnando un incremento del 50%. Analogamente, i casi di sifilide sono passati da 580 nel 2021 a 700 nell’ultimo anno, con un aumento del 20%. La clamidia ha mostrato un aumento del 25%, con casi saliti da 800 nel 2019 a 993 nel 2022.
Impatto sui Giovani e Cause dell’Aumento
I giovani adulti sotto i 25 anni sono particolarmente colpiti, con una prevalenza dell’1% di clamidia, rispetto allo 0,7% tra i cittadini sopra i 40 anni. Il 75% delle infezioni è asintomatico, ritardando diagnosi e trattamenti efficaci. Contrariamente all’ipotesi che l’incremento sia legato alla maggiore socializzazione post-pandemia da COVID-19, i dati mostrano che i livelli di IST sono superiori persino rispetto al 2019. La mancanza di consapevolezza tra i giovani sulle IST, combinata con comportamenti ad alto rischio durante momenti di socialità e l’uso di droghe, contribuisce alla diffusione delle infezioni.
Necessità di Educazione e Informazione
È cruciale implementare programmi educativi sulle IST nelle scuole e migliorare l’accesso a servizi di consulenza e screening. Molte informazioni errate vengono ricercate online anziché presso fonti mediche affidabili, aumentando il rischio di trasmissione dei virus. Questi dati sottolineano l’importanza di interventi mirati per migliorare la consapevolezza, l’educazione sessuale e l’accesso a servizi sanitari tra i giovani italiani, al fine di contenere e ridurre l’incidenza delle IST nel paese.
