Salute

Aumentano gli spostamenti all’estero per la PMA eterologa: 1 coppia su 3 è italiana

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Stanno proseguendo, sempre di più, gli spostamenti delle coppie all'estero per la Procreazione Medicalmente Assistita eterologa. Nonostante la piena legalità riconosciuta in Italia dalla Corte Costituzionale, secondo quanto dichiarato dall’avvocato Giulio Baldini, “Su circa 10mila coppie che ricorrono all'eterologa oltre 1/3 si reca ancora all'estero.” Infatti, in Italia, non esiste attualmente una normativa applicativa che consenta il rimborso dei costi, delle spese e la copertura per l'assenza al lavoro del donatore. Ciò rende indispensabile il ricorso all'acquisizione di gameti da Banche straniere, che forniscono i materiali a prezzi estremamente alti. Inoltre, i pazienti devono affrontare importanti liste d’attesa prima di accedere al trattamento.

Questa complessa situazione è stata presentata lo scorso febbraio, presso la Leopolda a Firenze, in occasione del 1°Congresso Nazionale sulla Procreazione Medicalmente Assistita, organizzato da Luca Mencaglia, Medico Specialista in Ginecologia e Ostetricia e Direttore Unità Operativa Complessa Centro Pma Usl sud-est Toscana e Presidente della Fondazione Pma Italia.

I temi sono stati ripresi e illustrati con attenzione anche a Roma lo scorso 20 Aprile al Teatro dei Dioscuri al Quirinale, attraverso immagini e parole per fare prevenzione e informazione soprattutto parlando di trend, andamenti, formazione e politiche sanitarie necessarie in Italia.  

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