Nello scorrere dei giorni durante la quarantena a seguito del Coronavirus in molti, rinchiusi nelle proprie abitazioni, si sono lasciati andare al consumo di qualche sfizio, per ingannare il tempo. Non sorprende quindi il numero degli acquisti di merendine e dolciari lungo questo periodo, quanto il fatto che non sono apprezzati solo dai bambini e ragazzi, ma anche dai più grandi.
Il 66% dei genitori intervistati nell’indagine Doxa ha infatti ammesso che acquista merendine non solamente per lo spuntino dei figli ma anche per il proprio, ovvero 31 milioni di italiani le mangiano in media due volte a settimana. C’è comunque da segnalare che le merendine non sono lo spuntino maggiormente consumato fornito dai genitori ai figli o quantomeno non l’unico, infatti secondo le ricerche il 51% preferisce fornisce anche o solo frutta, il 42% yogurt, il 28% snack salati e il 24% panini.
Un apporto di zuccheri che non desta allarmi, in quanto gli apporti nutrizionali di queste sono migliorate nettamente rispetto a 10 anni fa. Le aziende dolciarie di Unione italiana Food hanno segnalato infatti come i contenuti di zuccheri siano crollati del 30% rispetto allo scorso decennio, del 21% di calorie e del 20% di grassi saturi. Con etichette sempre più chiare e trasparenti con indicati tutti i dettagli e una varietà di scelta sempre più ampia in grado di adattarsi ad ogni esigenza, specialmente nel rispetto dei celiaci.
Un settore che investe in innovazione di prodotto circa 20 milioni di euro, pari al 2% del fatturato, permettendo ogni anno una trentina o quarantina di nuovi prodotti, studiati nel corso del tempo (tra ricerche e indagini ci vogliono dal minimo di 1 al massimo di 10 anni)
La nutrizionista Valeria del Balzo ha dichiarato: «Le merendine contengono tra le 110 e le 180 calorie. Se consumate 1-2 volte a settimana durante lo spuntino, possono a tutti gli effetti far parte di un piano di alimentazione sano all'insegna della varietà».