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Arte e cultura, parla il neo ministro Bonisoli

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Alberto Bonisoli, nuovo ministro di Beni culturali e turismo, ha tenuto un discorso in occasione della festa della Repubblica. Durante la manifestazione del M5S, avvenuta il 2 giugno nella Capitale, Bonisoli ha sottolineato che: «Abbiamo un patrimonio bellissimo, di cui dobbiamo essere i cani da guardia». Mentre avverte che in questa prima fase sarà lui a guidare anche il Turismo, campo nel quale, dice «per prima cosa rivedremo la fiscalità, ce n'è un gran bisogno». Il neo ministro ha proseguito, visibilmente emozionato, sostenendo che il patrimonio artistico italiano «va prima di tutto conosciuto, valorizzato, tutelato. Bisogna renderlo più fruibile e più conosciuto a partire dalle scuole, i ragazzi devono essere messi in condizione di sapere>>.

Parlando delle urgenze del proprio dicastero, il ministro ha sottolineato la necessità di aumentare le risorse, attraverso «persone qualificate, motivate e competenti che facciano un lavoro fantastico come quello che ci meritiamo». Bonisoli ha affermato, per quanto riguarda la spending review, di voler «capire, valutare ed eventualmente cambiare il modo in cui i soldi vengono spesi, pianificando e magari controllando come vengono spesi, sembra una cosa banale ma non lo è e probabilmente in alcuni aspetti sarà anche qualcosa di rivoluzionario».

L'ultima parte del comizio è dedicata al turismo, settore che secondo i piani governativi sarebbe destinato al ministro dell'Agricoltura Centinaio: «Il mio ministero ha ancora la competenza del turismo, prima o poi avrà un ministero ad hoc. Per il momento rivedremo la fiscalità: ce n'è un gran bisogno. Bisognerà investire in digitalizzazione e per ultimo serve un minimo di cabina di regia, perché non esiste che l'Italia vada all'estero con venti voci diverse: andiamo insieme una volta sola e facciamo vedere quanto è bello il nostro Paese».

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