Gli italiani sono disposti a diminuire i propri consumi per aiutare l’ambiente. Secondo il sondaggio presentato da Ipsos “Gli italiani e l’energia” «gli italiani sono convinti che l'energia da fonti rinnovabili sarà il prossimo futuro, anche se permane ancora dello scetticismo».
Il sondaggio è stato presentato a Roma in occasione della seconda giornata del Forum Qualenergia. All’appuntamento, volto a «confrontarsi su come rendere la transizione energetica un'opportunità per imprese e cittadini» e a comprendere il «Green New Deal Italiano», hanno partecipato Legambiente, Editoriale Nuova Ecologia, Kyoto Club e Cobat.
Le interviste online sono state realizzate da un campione di 971 contatti su un totale di 2000 presi tra la popolazione italiana dai 16 ai 75 anni con metodologia a campione casuale rappresentativo stratificato per quote di provenienza geografica, sesso ed età. Da questi risulta come il 79% degli italiani ritiene che la riduzione dei consumi di energia elettrica aiuti a salvaguardare l'ambiente, mentre il 78% teme comunque un sovrapprezzo su energia e gas per favorire gli investimenti in fonti rinnovabili, per quanto il 49% si dimostri disponibile.
Il 45% degli intervistati è disposto a risparmiare sull’utilizzo dei condizionatori, il 43% su quello del riscaldamento, mentre il 49% del campione è disposto a sostituire gli elettrodomestici con altri a minore consumo energetico. Per quanto riguarda la mobilità il 46% è disposto ad acquistare un'auto elettrica o ibrida, ma solo il 25% ricorrerebbe a sharing mobility.
Ipsos dichiara: «per gli italiani, il settore energetico potrebbe avere funzione di traino per un modello di sviluppo sostenibile, ma le aziende che ne fanno parte non godono di un elevato favore e anche a livello globale devono affrontare importanti sfide a livello di reputazione».