Ambiente

Le case automobilistiche ritardano il commercio di modelli ecosostenibili

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Transport & Environment è una Ong con sede a Bruxelles che raccoglie 53 organizzazioni provenienti da 26 paesi. Nel suo ultimo report, la ong spiega come quasi tutte le case produttrici di automobili del nostro continente siano al passo con il programma europeo di riduzione delle emissioni di CO2 per il 2021. Tuttavia, le stesse case automobilistiche stanno posticipando l’ingresso sul mercato delle vetture meno inquinanti, in modo da sfruttare quanto più possibile i vecchi modelli.

In un comunicato, Transport & Enviroment illustra la situazione: «La strategia dei produttori per rispettare i target fissati al 2021 è quella di aumentare le vendite di veicoli elettrici e plug-in ibridi, e questo probabilmente aumenterà significativamente la loro quota di mercato in Europa al 5-7% entro il 2021. Ma l'analisi – continuano dalla ong – mostra come le case automobilistiche stiano anche frenando il lancio dei nuovi veicoli plug-in fino all'ultimo momento possibile».

Secondo T&E «solo 6 dei 50 modelli più venduti in Europa hanno ricevuto un full upgrade nel 2017 e solo 4 su 50 modelli saranno sottoposti ad un upgrade completo prima della fine dell'anno, seguiti da 14 nel 2019 e da sette nel 2020. Attualmente, sono disponibili in vendita solo 20 modelli elettrici, ma se tutte le aziende manterranno le loro promesse, si potrebbe arrivare a 100 modelli entro il 2021». 

La portavoce italiana della ong è Veronica Aneris ed è proprio lei a spiegare che «il target 2021 per Fca è di 91.2 grCo2/km, e secondo la nostra analisi, in uno scenario business as usual, Fca presenterà al 2021 il valore di 106.3grCo2/km, ben lontano dall'obiettivo imposto dalla regolamentazione europea». Aneris, in conclusione, si dice speranzosa per l’atteso annuncio di Fca sulla strategia aziendale 2018-2022, in programma per giugno. 

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