Avviato il percorso, stamane al ministero dell'Ambiente, affinché gli alberghi italiani diventino plastic free.
Alla presenza del ministro Sergio Costa, del presidente del Wwf Donatella Bianchi e del direttore scientifico Gianfranco Bologna, del vice presidente di Federalberghi Giuseppe Roscioli, del fotografo subacqueo e documentarista Alberto Luca Recchi e della deputata del M5S Paola Deiana, componente della commissione Ambiente, si è tenuto un incontro interlocutorio ma operativo affinché le strutture alberghiere aderenti a Federalberghi si liberino dalla plastica monouso.
Per raggiungere questo obiettivo ambizioso il ministero dell'Ambiente si avvarrà della collaborazione di un partner solido come il Wwf, da anni in prima linea contro l'inquinamento da plastica, di Federalberghi, a cui aderiscono circa 27 mila hotel italiani su 33 mila, e della Fondazione Recchi che, insieme, hanno già sottoscritto in giugno un protocollo che prevede l'eliminazione della plastica da parte degli alberghi di Roma. Sulla scia di questa intesa, il ministero sottoscriverà con loro in settembre un protocollo per estendere su scala nazionale gli hotel plastic free, inclusi quelli che gravitano nei territori dei parchi nazionali. Ogni singola struttura alberghiera eviterebbe così di usare ogni anno circa 200 mila flaconcini di plastica per l'igiene personale.
«Oggi – afferma Costa – abbiamo iniziato a creare le premesse affinché gli hotel italiani possano diventare plastic free, che significa avere cura dell'ambiente e creare un nuovo mercato. L'obiettivo, ambizioso, è di arrivare al total plastic free».