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Al Bano, fedelissimo di Putin, messo sulla lista nera da Ucraina

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Il ministero della Cultura ucraino ha inserito anche il cantante italiano Al Bano nella lista delle persone, ritenute una minaccia alla sicurezza nazionale. La blacklist è stilata dal ministero della Cultura, sulla base delle richieste del Consiglio di Sicurezza e difesa nazionale dell'Ucraina, dei servizi di sicurezza ucraini e del Consiglio della Tv e radio nazionali. Nell'elenco, pubblicato sul sito web del dicastero, ci sono al momento 147 persone. 

Al Bano Carrisi e Romina Power erano molto popolari in Urss negli Anni '80 e '90 e continuano ad esibirsi in Russia. La Russia è considerata dall'Ucraina un Paese occupante, per via dell'annessione della penisola della Crimea, avvenuta nel 2014, con un referendum non ritenuto legittimo dalla comunità internazionale.

Ed è arrivata anche la replica di Al Bano alla notizia: «Io una minaccia per la sicurezza dell'Ucraina? Ma figuriamoci: io sono una persona normale, che canta. Non ho mai fatto politica». Ad Al Bano viene rimproverata la sua pubblica ammirazione per Putin e il cantante ribatte «se qualcuno merita di essere nominato in positivo io lo faccio» aggiungendo subito che «non ho mai fatto neanche una dichiarazione contro l'Ucraina. Io porto canzoni di pace e non di guerra e non a caso il brano 'Libertà' è stato inserito tra quelli di maggior successo proprio in Ucraina». «Anni fa mi successe qualcosa del genere con l'Azerbaijan: Avevo cantato in una città armena senza sapere del vecchio conflitto tra i due paesi, ma non avevo cantato contro l'Azerbaijan, avevo solo cantato in Armenia. Poi ci ciano chiariti e ora sono amato anche in Azerbaijan. La mia coscienza, allora come oggi, è libera tranquilla, non ho mai fatto o detto niente contro l'Ucraina. Mi hanno chiesto in tutte le parti del mondo perché vado in Russia e ho sempre risposto che vado perchè mi chiamano per cantare, come è normale; poi sulla Russia dico quel che penso senza volere offendere o criticare altri paesi. Passerà anche questa, ci chiariremo, non vedo l'ora di incontrare l'ambasciatore dell'Ucraina in Italia per capire meglio».

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