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Aggressione al premier, le reazioni a caldo dal mondo politico

“Il presidente Berlusconi ha subito una serie di esami maxillo facciali, una prima tac da parte del medico curante professor Alberto Zangrillo che mi ha detto: preferisco trattenerlo qui stanotte per potergli fare altri esami. Un responso definitivo lo attendiamo per domani mattina”. Ad affermarlo il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti.

Daniele Capezzone “Ho purtroppo assistito allibito, come tanti cittadini, all’indegna aggressione subita dal presidente Berlusconi. Quanti, dai giornali, nella politica e dalle tv, hanno per mesi diffuso livore e negatività contro il premier dovrebbero interrogarsi sulle conseguenze delle loro parole e del loro incitamento a fare di Berlusconi il bersaglio di violenze come quella di stasera. In tanti dovrebbero vergognarsi e scusarsi con Berlusconi e con gli italiani”.

Giorgio Napolitano “Esprimo la più ferma condanna del grave e inconsulto gesto di aggressione nei confronti del Presidente del Consiglio al quale va la mia personale solidarietà”. Inoltre esprimo “il più netto, rinnovato appello perché ogni contrasto politico e istituzionale sia ricondotto entro limiti di responsabile autocontrollo e di civile confronto, prevenendo e stroncando ogni impulso e spirale di violenza”. Con queste parole il Capo Dello Stato Giorgio Napolitano commenta l’aggressione.

Umberto Bossi “Quello che hanno fatto a Berlusconi è un atto di terrorismo”. “Si sentiva un clima pesante da tempo – ha detto Bossi -. E quello che è accaduto oggi è un segnale preoccupante». «Silvio è un amico e mi aveva appena espresso in pubblico, nel suo discorso in piazza Duomo, ancora una volta la sua stima”. “Dopo quel che è accaduto oggi  bisogna alzare la guardia. Ci sono in giro troppe persone pronte a gesti delinquenziali. La Lega si mobilita e si prepara per combattere contro ogni rischio di terrorismo”.

Pierferdinando Casini “La violenza anche in politica è intollerabile e lo è tanto di più quando sono in corso manifestazioni pacifiche. Berlusconi ha la nostra solidarietà senza se e senza ma”.

Pierluigi Bersani “Un gesto inqualificabile che va fermamente condannato”

Enrico Letta: “È da stigmatizzare il gesto violento di cui è stato oggetto il presidente del Consiglio e riteniamo assolutamente disdicevole e grave queste forme anche violente di contestazione”.

Renato Schifani “Quello che è accaduto oggi – dice il presidente Schifani – deve essere assolutamente condannato senza se e senza ma. Siamo davanti ad un gesto gravissimo ed incivile atto di intolleranza che offende il popolo italiano ed il nostro Paese”.

Gianfranco Fini “Le dichiarazioni di Antonio Di Pietro sono inaccettabili. Non si può in alcun modo giustificare un atto di violenza. Si tratta di un gesto gravissimo di fronte al quale tutte le forze politiche hanno il dovere di manifestare una convinta condanna esprimendo solidarietà al presidente del Consiglio”.

Sandro Bondi “Quello che di aberrante e terribile e’ accaduto e’ il frutto di una lunga campagna di odio che e’ stata scatenata da precisi settori della politica e dell’informazione”.

Club della Libertà “L’associazione dei Club della libertà, espressione della Berlusconi generation, esprime solidarietà al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, rimasto vittima di una vile e vergognosa aggressione indegna di un Paese democratico e civile. E se a lanciare l’oggetto è stato un imbecille, chi lo ha armato è stato quel clima di faziosità giustizialista che monta senza sosta ormai da mesi. A furia di cercare scorciatoie , a forza di infuocare le piazze contro qualcuno, si rischia tantissimo. Questo è oggi l’inevitabile risultato di una vera e propria campagna di odio verso Berlusconi. E’ ora che i Santoro, i Di Pietro e la sinistra tutta comprendano che se vogliono mandare via Berlusconi, lo debbono fare con le sole armi della politica, con i programmi, con le elezioni e null’altro! Noi ci stringiamo ancora di più intorno al Presidente Berlusconi e continueremo con ancora maggior fervore a sostenerlo ovunque andrà. Coraggio Presidente, non la fermeranno, non ci fermeranno mai!

 

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