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La rassegna stampa di SPIN (15-09-2015)

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Scritto da vocealta

rassegnaRitorna l’Europa delle frontiere: controlli in Austria, Olanda, Slovacchia e anche il Viminale allerta la polizia ai confini. La manovra economica sale a 27 miliardi e Renzi promette un significativo calo del debito pubblico nel 2016. Valnure e Valtrebbia, nel Piacentino, sono finite sott’acqua a seguito di poco più di due ore di violentissimo nubifragio.

 

Politica

 

Marco Galluzzo sul Corriere scrive che per Renzi l’articolo 2 della riforma del Senato è un capitolo chiuso. L’idea è decidere o trattare ulteriormente solo dopo la scelta di Grasso, ovvero se il presidente del Senato dovesse giudicare emendabile il testo.

 

Giovanni Toti viene intervistato da Carmelo Lopapa per Repubblica e dice: «Forza Itali è pronta all’intesa con un nuovo italicum. A Salvini dico basta con le scaramucce. Ragioniamo sui candidati alle comunali a cominciare da Milano.

 

Tommaso Labate sul Corsera dà voce a quello che Berlusconi avrebbe detto ai suoi: Renzi appare così rigido e risoluto sulla riforma del Senato perché non esclude affatto di andare alla urne a breve, anzi. Ma noi non dobbiamo fornire pretesti. Un quadro che sembra trovare speculare conferma in un pezzo di Francesco Bei su Repubblica: «il piano B del premier: tratto fino alla fine ma se vado sotto si vota». Ma Bersani avverte gli ‘ambasciatori’ renziani: o si tocca l’elettività o niente intesa. Marzio Breda nelle stesse pagine filtra l’opinione del Colle: nessuna intromissione ma auspicio di spegnimento dei fuochi parlamentari… per Adalberto Signore – su Il Giornale – Renzi è andato al Quirinale per concordare la linea con il Capo dello Stato e restare «sotto l’ombrello del Colle».

 

Interessante nelle medesime pagine il retroscena ben informato di Fabrizio De Feo che rappresenta un Berlusconi sicuro del no compatto degli azzurri al nuovo Senato. E se l’Ucraina critica il viaggio del Cav in Crimea, Tajani dice: «è stato un gesto contro il terrorismo».

 

Si avvicinano le elezioni, Dino Martirano registra la «linea Lorenzin per le Comunali: meglio Pd  ed Ncd alleati».

 

Jacopo Jacoboni si dedica sulla Stampa alle nomine di Toti in Liguria. «Riciclati, processati, finti laureati, inciuci».

 

Intercettazioni & Giustizia

 

Dino Martirano racconta come procede – tra lacerazioni – la legge sulle intercettazioni, oggi al voto alla Camera: la maggioranza è divisa e il M5S parla di ‘legge bavaglio’. «Ma il Pd dovrà affrontare anche ‘l’opposizione’ del Ncd che chiede con l’emendamento Pagano l’azione disciplinare automatica per il pm nel caso venga assolto l’indagato incappato in un  suo provvedimento di custodia cautelare». Opposizione anche al raddoppio (da 3 a 6 mesi) del tempo consentito ai pm tra chiusura indagini e richiesta di rinvio a giudizio o archiviazione.

 

Liana Milella su Repubblica spiega la mossa del Guardasigilli: sulle intercettazioni consulterò i pm». In pratica Orlando sta preparando la commissione ministeriale che darà corpo alla striminzita delega contenuta nella riforma del processo penale che da oggi pomeriggio è in discussione alla Camera. L’idea è mettere nella commissione procuratori noti come Giuseppe Pignatone e Bruti Liberati (da ottobre sostituito da Roberto Alfonso).

 

E a tal proposito, il professore emerito di ordinamento giudiziario, Giuseppe Di Federico, su Il Foglio scrive proprio a Orlando «perché non possono essere io magistrati a riformare la giustizia». Un articolo di grande interesse.

 

Immigrazione

 

Sul Corsera, Danilo Taino illustra il passo indietro della Germania e tutti i dubbi sulla linea Merkel. La FAZ l’ha chiamata – con ironia – Santa Giovanna dei Rifugiati. Alle pressioni iniziali della Csu in un senso si sono aggiunte quelle dei Verdi in un altro e dell’opinione pubblica in generale rispetto alla preparazione a un’accoglienza improvvisa e di massa. Scrive Flaminia Bussotti sul Messaggero del pressing del partito su Merkel: «deve fare un discorso alla nazione»

 

Ma intanto – scrive Fabio Morabito sempre sul Messaggero – ogni Paese attua le proprie contromisure. L’Ungheria ha terminato il muro e prevede l’arresto per chi entra illegalmente, la Serbia schiera l’esercito e avverte: chi passa il confine non potrà ritornare indietro.

 

Il cardinal Bagnasco parla da Gerusalemme, intervistato da Mimmo Muolo, dalle colonne di Avvenire: «Intelligenza, prudenza, generosità. Così si può affrontare l’emergenza. Sui migranti servono risposte incisive da Ue e Onu. Sui profughi la nostra posizione è quella del Papa. Accoglienza. Ma non possiamo e non dobbiamo sostituirci a istituzioni e governi». All’assemblea delle conferenze episcopali europee, il presidente Cei ha affrontato i temi chiave legati al futuro dell’Europa. E sulla famiglia: «un’istituzione fondamentale che rischia di essere stravolta». Mentre «il no inglese al suicidio assistito è una bella notizia».

 

Luigi Manconi prende carta e penna per scrivere dalle colonne del Foglio a Berlusconi: «Liberati di quel ganassa di Salvini».

 

Il Foglio – con Cerasa – scrive «perché la guerra in Siria si occuperà di noi se noi non ci occupiamo della Siria e perché Renzi deve portare Putin e Obama a Lampedusa».

 

Esteri

 

Situazione nuovamente in allarme in Egitto. Lorenzo Cremonesi sul Corriere spiega che tra crociere lampo e allerta alle piramidi, agli stranieri resta quasi solo Sharm… e l’esercito egiziano – per errore – fa letteralmente strage di turisti: uccisi nel deserto occidentale dodici visitatori messicani e guide locali, scambiati per terroristi Isis. Le autorità del Cairo sostengono che si trovassero in un settore proibito ma l’agenzia di viaggio pubblica online i permessi.

 

Qui Labour. Avvio stentato per il nuovo leader, Corbyn. Prima nel governo ombra sembra vi siano poche donne ministro. A fine giornata sono 16 su 31 ma i posti chiave restano agli uomini.

 

Clamoroso errore del Cerimoniale di palazzo Chigi. Alla cena ufficiale al tavolo d’onore con il ministro della Difesa Pinotti non c’era posto per il generale del Kuwait che, insieme all’emiro, aveva appena firmato il contratto miliardario per l’acquisto dei caccia Eurofighter. La notizia – pubblicata oggi dal Giornale e ripresa dall’Espresso – è non di poco conto. Rischia di saltare un affare da otto miliardi di euro di cui la metà destinati a fabbriche nazionali che ci hanno lavorato per due anni.

 

Scuola

 

Per l’ex ministro dell’istruzione Gelmini questa riforma non cura la supplentite ma anzi l’aumenterà. Si tratta solo di uno spot elettorale che per tre anni getta l’istruzione nel caos. E quella delle cattedre scoperte è una gestione assurda di un piano cervellotico. Sul quotidiano Il Tempo.

 

Avvenire interpella la deputata di ‘Per l’Italia’ e docente, Milena Santerini, che propone di impiegare le risorse del potenziamento per aggredire questa piaga (la dispersione) che in alcune regioni raggiunge il 30%. L’Europa – spiega la parlamentare – ci chiede di scendere al 10% entro il 2020.

 

Laguna

 

Anche il Pd – con doppia firma Moretti-Brugnaro – dice sì alle maxi navi nella Laguna di Venezia. Pezzo indignato di Alessio Schiesari sul Fatto Quotidiano che annota: la svolta di Ladylike arriva dopo un incontro di ‘coordinamento’ al ministero dei Trasporti con Delrio. Il Pd Cason, battuto a maggio, dice: alle ultime elezioni ha vinto il partito degli affari.

 

Innovazione

 

Riccardo Luna su Repubblica: è italiana la super stampante 3D che sfornerà case a basso costo. Viaggio nella fabbrica di Ravenna dove c’è la macchina più grande del pianeta: dodici metri per sette.

 

Cronaca

 

Su tutti i principali giornali la descrizione drammatica della tragedia nel Piacentino, in particolare sul Nure. 

 

Manovra economica

 

Renzi annuncia una crescita dello 0,9% nel 2015, con un lieve calo a luglio del debito pubblico e con la manovra che raggiungerà i 27 miliardi. Ne scrive sul Corriere Francesco Di Frischia. Il premier annuncia anche: abbiamo aspettato due ani l’Europa, dal primo gennaio 2017 vareremo una digital tax. Il taglio dell’imposta sulla casa vale 3,5 miliardi e può aiutare mercato immobiliare ed edilizia.

 

Sul Sole 24 Ore: ecco il piano per il sud, sgravi e bonus occupati. Sconti Ires e credito d’imposta per chi assume. Con la flessibilità sbloccati 3 miliardi di investimenti.

 

Rientro dei capitali

 

Sul Sole 24 Ore spazio alla mini proroga: più tempo per relazioni e documenti. Non cambia il termine – 30 settembre – per inviare le istanze di voluntary all’agenzia delle entrate che tuttavia ha concesso 30 giorni in più solo per l’invio di relazione e documenti. Il 2 settembre la data di entrata in vigore dei nuovi termini di accertamento e giustificare la mini proroga.

 

Grillo sparlante

 

Sul Giornale, Stefano Zurlo scrive della nuova condanna (a un anno per la diffamazione del prof. Battaglia) ricevuta dal leader del M5S che ora si paragona a Mandela e Pertini…

 

Cultura

 

Ernesto Galli della Loggia sofferma la sua attenzione sulla «destra moderna e conservatrice che manca all’Italia. Con l’avvento di Berlusconi sono arrivati successi elettorali insperati. Hanno prodotto un’euforia fasulla e ora si spera in una sua resurrezione». C’è un problema d’identità sommersa: «i suoi temi e i suoi valori oggi sono ritornati attuali: dalla cultura liberale alla sovranità dello Stato».

 

Sul Giornale due segnalazioni: Alessandro Gnocchi si occupa del «lei» caro a Umberto Eco e del «piuttosto che» caro ad Andrea Scanzi, mentre Angelo Crespi scrive di ‘ultime volontà vip’ da De Gasperi a Pirandello. I testamenti d’autore (pare) tristi, caustici o morbosi.

 

Sprechi

 

Sergio Rizzo sul Corsera si occupa «del folle numero di manager della regione siciliana. Sono 76 e ciò che è più grave è che sono appena il 4,2% dei 1.818 dirigenti di Regione Sicilia censiti a fine 2013». Il risultato è che «un solo dipartimento di Regione Sicilia ha più dirigenti dell’intera Regione Lombardia e della Regione Marche sommati assieme».

 

Altro

 

Intervista del Santo Padre a Repubblica.

 

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