L’Europa sta affrontando un riscaldamento climatico senza precedenti, con temperature che aumentano circa il doppio della media globale. Questo fenomeno porta con sé una serie di conseguenze devastanti: inondazioni e incendi record, scioglimento accelerato dei ghiacciai e un’intensificazione degli eventi climatici estremi, che mettono a rischio la salute dei cittadini europei.
Il rapporto sullo Stato del clima in Europa, pubblicato dal Servizio Copernico per i Cambiamenti Climatici e dall’Organizzazione Meteorologica Mondiale, segnala che le temperature in Europa sono ora di 2,3°C superiori ai livelli preindustriali, contro un aumento globale di 1,3°C. Questo incremento termico è accompagnato da un numero record di giorni con “stress da caldo estremo”. Le temperature anomale hanno fatto registrare un aumento del 9% dei decessi legati al caldo.
Secondo la European Environment Agency, i rischi climatici stanno minacciando la sicurezza energetica e alimentare, gli ecosistemi, le infrastrutture e la stabilità finanziaria del continente. Molti di questi rischi hanno già raggiunto livelli critici e potrebbero diventare catastrofici senza un’azione urgente.
Un dato positivo però emerge dal settore energetico: la produzione di elettricità da fonti rinnovabili ha raggiunto una percentuale record del 43%, superando per il secondo anno consecutivo quella derivante dai combustibili fossili.
Tuttavia, le politiche attuali per la lotta al riscaldamento climatico e verso un sistema energetico a zero emissioni sono giudicate inadeguate, con l’obiettivo “net zero” che non sarà raggiunto prima del 2100.